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La sfida europea della pesca e delle politiche del mare: esperti a confronto

Politica

La sfida europea della pesca e delle politiche del mare: esperti a confronto

Il mare è una risorsa fondamentale per l'Italia e per l'Europa

Redazione

16 Marzo 2024 12:13

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Il mare è una risorsa fondamentale per l'Italia e per l'Europa da cui dipende una parte importante del PIL, della crescita e dell'occupazione, spesso in regioni meno favorite e con tassi di disoccupazione elevati. La Blue economy si configura come un modello di economia del mare dedicato alla creazione di un sistema sostenibile realizzabile attraverso l'innovazione tecnologica. Anche il turismo marittimo e costiero ed il turismo balneare rappresentano certamente una componente centrale del turismo nel contesto nazionale ed Europeo.

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Per un Paese che, come l'Italia, ha oltre 7000 km di coste, la blue economy è particolarmente importante. Secondo dati Nomisma, aggregando le attività economiche, commerciali, produttive, turistiche ed energetiche correlate al mare si supera il 25% del PIL con ampi margini di ulteriore crescita. Tuttavia, le politiche del mare devono affrontare numerose sfide. Le risorse sono sempre più fragili, anche a causa dell'inquinamento, dell'eccessivo sfruttamento, o di tecniche di pesca invasive. Il surriscaldamento sta avendo un impatto devastante sugli equilibri della fauna e flora marina e contribuisce all'erosione delle coste. I rifiuti, a cominciare dalla plastica, sono una seria minaccia per molte specie e contribuiscono al degrado delle spiagge.

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L'Unione europea è chiamata a rispondere a queste sfide con politiche, regole e risorse adeguate, sostenendo l'occupazione, la competitività e la sostenibilità del settore nel quadro del Blue Deal europeo. In vista delle prossime elezioni dell'8 e 9 giugno, il Parlamento europeo e la Commissione europea promuovono un confronto tra i decisori europei e nazionali e i rappresentati del settore. È un'occasione per approfondire temi di grande importanza. Tra questi, la gestione degli ecosistemi marini, i piani nazionali per la capacità della flotta, le zone esclusive per la pesca tradizionale, la pesca in acque internazionali, l'acquacoltura sostenibile, il mercato dei prodotti ittici e il ruolo della scienza e della tecnologia nel fornire dati e informazioni sugli stock, le flotte e l'impatto delle attività di pesca. È importante anche discutere del miglior utilizzo possibile dei fondi UE, a cominciare dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) che contribuisce all'attuazione della PCP e dell'organizzazione comune dei mercati nel settore. L'evento sarà anche un'occasione per discutere delle criticità e possibili risposte per un turismo costiero e marittimo sostenibile e delle opportunità legate alla creazione di itinerari geo-turistici marittimi, che mirano ad essere riconosciuti a livello europeo, per valorizzare l'ambiente costiero. Oltre a Parlamento e Commissione UE l'evento è promosso dal Dipartimento per la Protezione Civile e le Politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Sicilia e la Città di Catania.

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