Cronaca
La strage di Casteldaccia, le vittime avevano i polmoni completamente ostruiti
La morte è stata causata dall'idrogeno solforato, sprigionato dalla fermentazione dei liquami
Non ci saranno funerali comuni per le cinque vittime dellâincidente sul lavoro di Casteldaccia, morte soffocate lunedì mentre lavoravano alla rete fognaria. Le autopsie su tre dei cinque hanno confermato i primi sospetti che attribuivano allâidrogeno solforato, sprigionato dalla fermentazione dei liquami, la causa del decesso. Le vittime avevano i polmoni completamente ostruiti. Le autopsie sono da poco terminate. Domani verranno eseguite quelle sui corpi degli altri due operai morti. Quando saranno terminate tutte le autopsie la Procura di Termini Imerese, che indaga sulla strage, darà il nulla osta per la sepoltura. Per le morti è indagato il titolare della società Quadrifoglio per cui lavoravano 4 delle vittime, Nicolò Di Salvo, che risponde di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche e di lesioni personali colpose gravissime aggravate ai danni dellâunico dipendente sopravvissuto.
Domenico Viola, 62 anni, dipendente della Quadrifoglio Group, rimasto gravemente ferito e ricoverato al policlinico di Palermo, sono in corso test di ventilazione che mirano a verificare la capacità del paziente di respirare in modo non totalmente controllato dai ventilatori meccanici. Il quadro neurologico mostra segnali positivi e si entra in contatto. âResta esposto ancora alle conseguenze dellâinsulto polmonare inalatorio e da parte di liquidi infetti - dice la nota dellâospedale -. Prosegue, pertanto, il trattamento di supporto intensivo respiratorio, circolatorio e antinfettivo con antibiotici di ultima generazione. La prognosi sulla vita resta ancora riservataâ.