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L’AST "SBARACCA" E DAL PRIMO MARZO NIENTE AUTOBUS URBANI IN CITTA’

Disagi del cittadino

L’AST "SBARACCA" E DAL PRIMO MARZO NIENTE AUTOBUS URBANI IN CITTA’

Dal primo marzo niente bus urbani in 14 comuni siciliani. L'Ast è soffocata dai debiti. Una decisione già deliberata dal Consiglio di amministrazione della partecipata. L...

Donata Calabrese

31 Gennaio 2023 14:37

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Dal primo marzo niente bus urbani in 14 comuni siciliani. L'Ast è soffocata dai debiti. Una decisione già deliberata dal Consiglio di amministrazione della partecipata. L'azienda registra elevati costi di produzione e bassi ricavi. Nell'elenco dei comuni che rimarranno senza trasporto urbano c'è anche Gela che è in buona compagnia con altre città come Siracusa, Ragusa, Acireale, Augusta, Barcellona, Milazzo, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Carlentini, Lentini, Modica, Paternò e Scicli. Vanno avanti tutte le altre corse che collegano le città fra loro. Secondo le stime dell'azienda, questi bus interni registrano perdite per mezzo milione al mese. Che pesano come macigni su una azienda che qualche settimana fa ha certificato alle Regione di avere debiti per oltre 70 milioni (ma due bilanci non approvati potrebbero far lievitare la cifra a 91). La notizia dello stop ai bus decisa da Ast arriva nel mezzo di una tempesta che ha visto le dimissioni del collegio dei revisori, al termine di una guerra col Cda sulla correttezza dei bilanci. In più il presidente Schifani ha detto di essere contrario alla ricapitalizzazione chiesta dai vertici di Ast per salvare l'azienda: la Regione dovrebbe versare non meno di 50 milioni (e sperare nel recupero di qualche credito) per sistemare i bilanci ma poi, nel 2024, dovrebbe ugualmente mettere in gara d'appalto le concessioni di Ast perché lo impone una direttiva europea. Schifani vorrebbe scorporare la società in una bad company che andrebbe in procedura fallimentare e rimettere l'azienda sul mercato, come è stato fatto con Alitalia, con una struttura più agile. Gli 864 dipendenti, rischierebbero di finire in cassa integrazione ma i sindacati sono pronti a protestare. Un incontro tra le parti è previsto per il 7 febbraio. Prima di allora la giunta dovrà ragionare su due fronti: fronteggiare l'emergenza provocata dallo stop ai bus e decidere il futuro di Ast dal punto di vista societario. L'assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, individua una rotta solo per il primo problema: «Stiamo studiando una soluzione che permetterà ai sindaci di attivare nuove convenzioni con altre aziende di trasporto in modo rapido». Il sindaco Lucio Greco ha dichiarato che si tratta di un servizio che ha sempre garantito la Regione e che il comune di Gela non è pronto a fronteggiare questo problema.di Donata Calabrese

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