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Le associazioni per la tutela della torre, priorità al pubblico solo con un progetto concreto

Cultura

Le associazioni per la tutela della torre, priorità al pubblico solo con un progetto concreto

Tentare la via dell'acquisto comunale per donare la Torre di Manfria alla collettività o cederla a un privato sperando che metta da parte gli egoismi lasciando ai gelesi quantomeno l...

Graziano Amato

16 Maggio 2023 13:13

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Tentare la via dell'acquisto comunale per donare la Torre di Manfria alla collettività o cederla a un privato sperando che metta da parte gli egoismi lasciando ai gelesi quantomeno la possibilità di accedervi? Questo è il dilemma che caratterizzerà le prossime settimane. In aula dovrebbe approdare anche un consiglio comunale monotematico. L'opinione pubblica è spaccata. È emerso anche ieri sera, nel corso dell'incontro con le associazioni. C'è chi pensa che dietro ci siano addirittura interessi speculativi di alcuni imprenditori locali in collaborazione con quello emiliano, c'è chi dice di conoscere il progetto di riqualificazione del mecenate e lo definisce fantastico. Ci sono poi i delusi e gli speranzosi. Una cosa, per tutti, è certa: bisogna decidere in fretta per salvare la torre dal deterioramento. Tentare l'acquisto per il sindaco potrebbe essere un'arma a doppio taglio: le somme delle compensazioni o delle royalties potrebbero bastare per compare il bene ma non per ristrutturarlo e mantenerlo nel tempo, specie con una pesante crisi finanziaria in corso che obbligherà comunque a limitare alcune spese. All'incontro di ieri pomeriggio hanno preso parte tre realtà associative composte da giovanissimi, convinti del fatto che la torre va salvata, in un modo o nell'altro. Tra i cittadini c'è chi pensa che l'acquisto della torre da parte di un privato sia una svolta per la valorizzazione e la riqualificazione del bene. Anche tra qualche presidente si fa largo la rassegnazione. Senza un significativo intervento delle istituzioni e senza molti fondi a disposizione, secondo molti, l'intervento privato resta l'unica soluzione per salvare un bene storico dalla totale deterioramento. Il confronto di idee continuerà ma l'ultima decisione spetterà, comunque, al sindaco.di Graziano Amato"

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