Cronaca
L’ex preside dello Zen "spudorata e spregiudicata": i giudici le negano la libertà
E' stata arrestata due mesi fa e si trova ancora agli arresti domiciliari
Il tribunale del riesame di Palermo definisce "spudorato e spregiudicato" il comportamento di Daniela Lo Verde, la preside della scuola Falcone dello Zen di Palermo, arrestata due mesi fa con lâaccusa di avere - tra le altre cose - rubato le merendine e gli altri alimenti destinati alla mensa degli alunni. Nel confermare gli arresti in casa per la donna, il collegio presieduto da Antonella Pappalardo scrive: "Il contenuto delle conversazioni intercettate nel corso delle indagini ha dato conto in modo evidente e plateale, insieme alle immagini videoregistrate e agli esiti dei servizi di osservazione, della costante condotta illecita adottata dallâindagata appropriandosi in modo spregiudicato e spudorato di diversi generi alimentari e di prodotti destinati alla mensa scolastica".
I giudici (nel collegio anche Simona Di Maida e Rocco Cocilovo) osservano che Lo Verde si comportava come se fosse stata «allâinterno di un supermercato, dove sceglieva alimenti conservati nellâufficio di presidenza». E questi comportamenti sono considerati "particolarmente allarmanti» per via delle «modalità delle condotte delittuose, realizzate adottando un comportamento davvero spudorato, disinvolto e spregiudicato nel quale non ha esitato a coinvolgere nemmeno la figlia".