Disagi del cittadino
LICATA AVREBBE ISTIGATO EX TEKRA A PICCHIARE ALARIO, E’ QUANTO DESCRITTO IN UNA LETTERA NON FIRMATA
C'è ancora una lettera anonima a scaldare gli animi a palazzo di città. Questa volta in ballo viene tirato in primis l'assessore al decoro urbano Giuseppe Licata insieme al s...
C'è ancora una lettera anonima a scaldare gli animi a palazzo di città. Questa volta in ballo viene tirato in primis l'assessore al decoro urbano Giuseppe Licata insieme al sindacalista dell'UGL Andrea Alario e gli ex operai Terka. Tutto partirebbe da alcune dichiarazioni che l'assessore avrebbe esternato a dicembre, al culmine di una riunione a palazzo di città. Secondo alcune voci e secondo le righe della missiva anonima l'assessore avrebbe istigato qualcuno degli ex lavoratori Tekra ad aggredire fisicamente Andrea Alario. Non è l'unica contestazione che viene mossa nei confronti di Licata. Infatti la lettera lo accusa ancora di aver istigato, ancor prima di ricoprire la carica di assessore, gli stessi operai a manifestare davanti palazzo di città e ancora di aver ordinato di scagliarsi contro tutte le altre sigle sindacali ad eccezione dell'usb, la stessa che rappresenta gli operai. E ancora Licata sarebbe accusato di aver fatto false promesse agli operai, rassicurandoli che avrebbero riottenuto il lavoro. Il tutto sarebbe stato raccontato dagli stessi operai ad operatori della polizia, al vicesindaco Di Stefano e al sindaco greco durante l'ultimo sit - in inscenato a palazzo di città. Licata oggi smentisce tutto, e non esclude di rivolgersi alla procura. . La missiva risulta anonima, perchè non porta la firma di nessuno, anche se si apre con la dicitura "noi lavoratori". Abbiamo contattato anche i sindacalisti dell'usb Faraci e Vullo. Quest'ultimo ha assicurato che anche i lavoratori presenteranno un esposto in procura, visto che secondo il sindacalista, gli stessi abbiano disconosciuto la lettera. Una versione riportata anche dall'assessore Licata. Alario punta punta a smorzare i toni. Secondo il sindacalista saranno gli organi competenti, se necessario, ad attribuire eventuali responsabilità agli attori coinvolti nella vicenda.