Cronaca
Lite per i petardi e poi colpi di pistola la notte di Capodanno: 18enne di Gela a giudizio
Un trentenne, rimase ferito ad una gamba
Non avrebbe sparato per uccidere ma per vendetta. Questa, almeno, è la tesi a discolpa. Quella sostenuta dalla difesa di un non ancora diciottenne che sarà processato per la pesante accusa di tentato omicidio. La sera di Capodanno di due anni fa, una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza intervenne in via Petrarca a Gela poiché era stata segnalata una persona raggiunta da colpi di arma da fuoco agli arti inferiori. Da una prima ricostruzione, eseguita dai poliziotti nell'immediatezza dei fatti, e dalle successive indagini, emerse che a seguito di una lite, avvenuta poco prima tra due persone, per dei bimbi che esplodevano colpi di petardi in strada, una di queste, individuata nel minorenne, dopo essersi allontanata in un primo momento, era tornata poco dopo a bordo di un ciclomotore condotto da un'altra persona, individuata nell'altro arrestato maggiorenne, esplodendo colpi d'arma da fuoco all'indirizzo della vittima, attinta ad una gamba e sfuggita a peggiori conseguenze poiché aveva trovato riparo dietro un'autovettura.