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Lo sbarco degli alleati in Sicilia provocò un olocausto, Mulè torna a chiedere l’emissione di un francobollo

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Lo sbarco degli alleati in Sicilia provocò un olocausto, Mulè torna a chiedere l’emissione di un francobollo

Nuccio Mulè torna a presentare la richiesta, in precedenza rifiutata, di emettere un francobollo commemorativo

22 Giugno 2023 10:49

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"Le istituzioni competenti dello Stato Italiano, con il rifiuto di un'emissione di un francobollo commemorativo dell'80° anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia, hanno dimenticato l'olocausto dei nostri soldati per difendere la Patria". E' quanto afferma in una nota inviata al Ministero competente e ad alcune massime autorità dello Stato Italiano, il prof. Nuccio Mulè. "E' incomprensibile - spiega Mulè - che in Italia non sia stato mai emesso un francobollo a ricordo di tale avvenimento.

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E come se si provasse vergogna del fatto che l'allora Regio Esercito Italiano, assieme al contingente tedesco, che operava in Sicilia subì una sconfitta da parte degli Alleati; una sconfitta dovuta all'enorme differenza di mezzi anche se per i soldati italiani, il semplice fatto di aver affrontato la guerra in condizioni di notevole inferiorità, fu di per sé un atto di eccezionale coraggio. Sembra che "meno se ne parla e se ne scrive, meglio è…".

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Pertanto il prof Mulè, è tornato a chiedere agli organi competenti di ripensarci e di inserire la richiesta "nel Programma Carte Valori Postali per l'anno 2023 del Ministero dello Sviluppo Economico e che ci sia l'aggiunta straordinaria riferita al francobollo in qustione. Dispiace che non si voglia tener conto di un avvenimento della storia d'Italia che ha visto l'olocausto di decine di migliaia di soldati italiani, soprattutto nella Divisione Fanteria "Livorno" con oltre settemila morti, che nell'Isola immolarono la loro vita per difendere la Patria da quelli che allora erano considerati giustamente invasori.

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Dispiace pure che l'attuale Governo (si immagina più attento ai valori patriottici?) non abbia tenuto conto dei militari che hanno servito la Patria in quel lontano 1943 in Sicilia e a Gela in particolare. Non si ritiene plausibile che le istituzioni si rendano responsabili di tale (voluta?) dimenticanza!! A parte il fatto di risultare incomprensibile che nessuno degli organi competenti non abbia avuto nemmeno la cortesia istituzionale di rispondere".

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