Ambiente
Lotta al randagismo a Gela all’anno zero, l’Oipa denuncia l’assenza del Comune
Dopo una riunione svoltasi a fine agosto, nulla di fatto
Lotta al randagismo a Gela all'anno zero, l'Oipa denuncia l'assenza del Comune
Incontri e richieste formulate alle istituzioni comunali da parte delle associazioni di volontariato cadono nel vuoto dopo la riunione dello scorso 25 agosto. L'Organizzazione Internazionale Protezione Animali chiede interventi più decisi nella gestione del problema al randagismo. Giorni fa i volontari dell'Oipa hanno salvato decine di cuccioli di gatti randagi dalle strade. Eppure la situazione rimane fuori controllo: sono innumerevoli gli animali randagi che popolano i quartieri e un'associazione di pochi volontari, come è attualmente l'Oipa di Gela, è purtroppo capace di salvare, dare assistenza e curare solo chi ne ha un estremo bisogno.
Liliana Mistretta, delegata Oipa, denuncia l'assenza dell'amministrazione comunale nella lotta attiva contro il randagismo. Come istituzione, la Regione Siciliana ha già stanziato dei fondi con l'obiettivo di arginare il fenomeno. Tuttavia Gela non ne ha fatto richiesta. Senza una sterilizzazione, una coppia di gatti in buona salute può generare fino a 12 cuccioli l'anno, dando vita ad un pericoloso ciclo di nascite incontrollabili e conseguenti malattie che potrebbero arrecare danni alle persone e all'ambiente. L'obiettivo degli "angeli blu" è uno solo: essere assistiti dal Comune con azioni concrete e bandi che permettano non solo ai veterinari pubblici ma anche, e soprattutto, a quelli privati di iniziare un progetto attivo di sterilizzazione di quanti più randagi possibili e mettere al più presto un freno al fenomeno. (Sarh Tandurella)
