Lungomare di Gela tra parapetti inesistenti e auto a tutta velocità: un vero e proprio pericolo
Attualità
Lungomare di Gela tra parapetti inesistenti e auto a tutta velocità: un vero e proprio pericolo
Un vero e proprio pericolo per adulti e bambini
L’arrivo della bella stagione non può che incentivare numerosi cittadini ad usufruire per allenamenti all’area aperta e passeggiate vista mare il tratto di lungomare che congiunge la rotonda Est di Macchitella con quella della Bretella Borsellino, ma lo stesso è noto in città per essere teatro di incidenti stradali. Una situazione che si protrae oramai da diverso tempo nonostante le varie segnalazioni da parte dei cittadini che hanno spesso richiesto interventi immediati al fine di obbligare coloro che vi transitano a bordo dei propri veicoli a limitare la consueta alta velocità. Nonostante si tratti, però, di un’arteria stradale che soprattutto in corrispondenza delle curve si rivela altamente pericolosa, ad oggi tutto resta immutato. E se in qualunque città la sicurezza stradale la si considera un diritto imprescindibile, a Gela sembra essere solo un’utopia. A caratterizzare il lungomare Federico II di Svevia è, infatti, anche lo stato di fatto dei parapetti. Ferri arrugginiti che fuoriescono dagli elementi, esili strutture in acciaio per tamponare l’inesistenza di quelli originari, transenne per segnalarne il vuoto, e, adesso, anche il nulla per parapetti totalmente inesistenti a causa di incidenti stradali. Nello specifico, in prossimità di un noto stabilimento balneare, alcuni giorni fa una macchina ha letteralmente raso al suolo il parapetto che, ad oggi, risulta addirittura privo di segnalazioni e transenne. Un vero e proprio pericolo per adulti e bambini che, per un’eventuale disattenzione, potrebbero ritrovarsi a vivere l’esperienza di volare sulla sabbia sottostante.
L'arrivo della bella stagione non può che incentivare numerosi cittadini ad usufruire per allenamenti all'area aperta e passeggiate vista mare il tratto di lungomare che congiunge la rotonda Est di Macchitella con quella della Bretella Borsellino, ma lo stesso è noto in città per essere teatro di incidenti stradali. Una situazione che si protrae oramai da diverso tempo nonostante le varie segnalazioni da parte dei cittadini che hanno spesso richiesto interventi immediati al fine di obbligare coloro che vi transitano a bordo dei propri veicoli a limitare la consueta alta velocità. Nonostante si tratti, però, di un'arteria stradale che soprattutto in corrispondenza delle curve si rivela altamente pericolosa, ad oggi tutto resta immutato.
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E se in qualunque città la sicurezza stradale la si considera un diritto imprescindibile, a Gela sembra essere solo un'utopia. A caratterizzare il lungomare Federico II di Svevia è, infatti, anche lo stato di fatto dei parapetti. Ferri arrugginiti che fuoriescono dagli elementi, esili strutture in acciaio per tamponare l'inesistenza di quelli originari, transenne per segnalarne il vuoto, e, adesso, anche il nulla per parapetti totalmente inesistenti a causa di incidenti stradali. Nello specifico, in prossimità di un noto stabilimento balneare, alcuni giorni fa una macchina ha letteralmente raso al suolo il parapetto che, ad oggi, risulta addirittura privo di segnalazioni e transenne. Un vero e proprio pericolo per adulti e bambini che, per un'eventuale disattenzione, potrebbero ritrovarsi a vivere l'esperienza di volare sulla sabbia sottostante.