Cronaca
Maxi rissa a Gela con sparatoria tra gelesi e licatesi: per un imputato la condanna è definitiva
Lo ha stabilito la Cassazione che ha rigettato il ricorso avanzato dall'avvocato difensore
Diventa definitiva la condanna a sei anni di reclusione per un 37enne, di Gela, per la rissa con sparatoria avvenuta nell'ottobre 2020 in una stazione di servizio e culminata con il tentato omicidio di un 42enne di Licata. Lo ha stabilito la Cassazione che ha rigettato il ricorso avanzato dall'avvocato Davide Limoncello. Quinto Di Giacomo sta già scontando la pena con l'affidamento in prova ai servizi sociali. In primo grado venne condannato a otto anni di reclusione poi ridotti a sei anni in Appello con il concordato.
La maxi rissa si registrò l'8 ottobre del 2020 per un apprezzamento di troppo rivolto ad una donna che faceva parte della comitiva di gelesi che da poco aveva finito i festeggiamenti per un addio al nubilato. L'apprezzamento non piacque ad un parente che, in quei frangenti stava sorseggiando un caffè al bancone. Per redarguire il molestatore, iniziarono a volare tra le due comitive di gelesi e licatesi a colpi di sedie, spranghe e rastrelliere. Sul posto intervennero polizia e carabinieri che, in un primo momento erano riusciti a sedare gli animi ed a portare i rissanti fuori dal locale. Poi la maxi rissa sfociò in un tentato omicidio.