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MISURE RESTRITTIVE PER LE COLTIVAZIONI COLPITE DAL "TOMATO BROWN", IL "CORONAVIRUS DEL POMODORO"

Salute

MISURE RESTRITTIVE PER LE COLTIVAZIONI COLPITE DAL "TOMATO BROWN", IL "CORONAVIRUS DEL POMODORO"

Non basta l'emergenza covid e il rischio siccità a mettere in serie difficoltà il comparto agricolo. La diffusione del Tomato Brown è in atto in diverse colture sicilia...

25 Marzo 2021 15:03

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Non basta l'emergenza covid e il rischio siccità a mettere in serie difficoltà il comparto agricolo. La diffusione del Tomato Brown è in atto in diverse colture siciliane. È anche chiamato "Coronavirus del Pomodoro" visto che i sintomi e le modalità del contagio hanno affinità con il Covid-19. Si trasferisce con  facilità da pianta a pianta e per farlo utilizza le mani degli agricoltori. Diversi focolai sono stati individuati nella Sicilia orientale e cosi il servizio fitosanitario della regione Siciliana corre ai ripari introducendo misure restrittive ai vivai e alle aziende di produzione. Va ricordato che il virus del pomodoro non è nocivo per la salute degli essere umani, ma danneggia seriamente le coltivazioni. Con l'obiettivo di contrastarne la diffusione ed effettuare l'eradicazione del virus nel territorio regionale, sono state varate  misure fitosanitarie obbligatorie rivolte a  piante, sementi, piante madri di pomodoro e peperone  a cura e spese dei proprietari o dei terreni dove è stata confermata la presenza dell'organismo nocivo. Un ciclone che si è abbattuto sul comparto agricolo locale e che rischia di mettere in serie difficoltà il ciclo produttivo e le economie degli agricoltori. Il Tomato Brown è stato identificato per la prima volta su pomodoro in Israele nel 2014, in Giordania nel 2015 caratterizzato come nuova specie virale. Oltre ai focolai riscontrati in Italia, nello stesso periodo, si sono verificati casi di infezioni in Germania e in Messico danneggiando coltivazioni di pomodoro e peperone.   il virus prende il nome dalle caratteristiche macchie rugose marroni e spesso si presenta in forma asintomatica. Può presentare  mosaicatura delle foglie, totale restringimento del lembo, striature marroni (necrotiche), macchie di colore bruno o giallo. La pianta subisce una consistente riduzione dello sviluppo ed una mancata produzione. Nei frutti giovani anche deformazione e lesioni necrotiche. I frutti delle piante infette perdono valore di mercato o non sono. Commercializzabili. L'infezione manifesta sintomi solo dopo lo sviluppo di almeno 6/7 foglie. Pertanto, durante la crescita delle piantine è difficile identificarne visivamente la presenza  chiunque non ottemperi alle misure fitosanitarie obbligatorie adottate con decreto varato dalla regione è punito con le sanzioni amministrative previste. Un po come le restrizioni che abbiamo imparato a conoscere in questo anno di pandemia.

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