Salute
Morbillo, casi in aumento: poca igiene e calo delle vaccinazioni
"Non dimentichiamoci che il morbillo è una malattia seria"
Casi di morbillo in aumento in Italia e non solo. Ma da cosa dipende? "Nel 2023 in tutto il mondo i casi di morbillo sono stati 9 milioni, 136mila i decessi. In Italia nel 2023 abbiamo avuto 43 casi contro i 27 registrati nel gennaio 2024. Nel nostro Paese non parlerei di emergenza ma dobbiamo sorvegliare e tornare a vaccinare i bambini, ricordando ai genitori che il vaccino per il morbillo è obbligatorio". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di Malattie infettive e tropicali, intervenendo sui dati 2023 e su quelli di gennaio 2024 del bollettino Iss sul morbillo.
La ripresa del morbillo nel nostro Paese, secondo l'esperto ha due cause: "Dopo quattro anni di Covid ci siamo dimenticati delle abitudini a lungo consolidate nella nostra vita, ovvero l'utilizzo delle mascherine in luoghi affollati, il distanziamento e il lavaggio delle mani. In aggiunta, si fanno meno vaccini contro il morbillo. In Italia il tasso della prima vaccinazione (per i bambini tra i 12 e 15 mesi di età) è al 92%, il richiamo, che in genere si fa tra 5 e 6 anni o, in alternativa, tra 10 e 11 anni è sceso all'86%, quando dovrebbe essere al 100%. Questi due elementi hanno fatto esplodere il morbillo a livello mondiale, europeo e italiano".
Ma perché l'utilizzo della mascherina è così importante? "Non dimentichiamoci che il morbillo è una malattia seria che si trasmette per via respiratoria ed è molto diffusa. Una persona con la patologia ne infetta 16, in un caso su mille si va incontro alla morte", conclude