Cronaca
Morto a Niscemi dopo essere precipitato in un pozzo: aperta un’inchiesta
Nel pozzo in cui sono caduti il cane e il giovane c'era domenica una temperatura bassissima
La Procura di Gela, retta dal Procuratore facente funzione Lucia Musti, ha aperto una inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti, per la morte del giovane di Niscemi, Salvatore Leonardi, di 30 anni, che domanica scorsa ha perso la vita annegando in un pozzo nel tentativo di salvare il proprio cane. Il corpo di Leonardi è stato restituito ai suoi familiari, dopo l'autopsia eseguita dal medico legale Cataldo Ruffino di Catania che ha confermato la morte per annegamento e ipotermia. Nel pozzo in cui sono caduti il cane e il giovane c'era domenica una temperatura bassissima, tra i 10 e gli 11 gradi al massimo, e questo ha ulteriormente complicato la situazione.
Il giovane domenica pomeriggio era alla ricerca di asparagi insieme con un amico e il suo cane, un pitbull, quando l'animale è precipitato all'improvviso in un pozzo irriguo profondo circa quindici metri. Leonardi nel tentativo di salvarlo si è calato nel pozzo, che era privo di scala, usando un tubo utilizzato per l'irrigazione, ma non è più riuscito a risalire a causa della inidoneità del tubo, ma anche per i vestiti e le scarpe intrise di acqua e il graduale stato di ipotermia. L'amico che era in sua compagnia ha subito lanciato l'allarme ma non è servito per salvare Leonardi.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Gela e gli uomini del servizio speleopluviale dei vigili del fuoco di Palermo, insieme ai sanitari del 118 e alla polizia. Ma per il giovane non c'è stato niente da fare. La Procura di Gela fin dall'inizo ha delegato ogni indagine, al Commissariato di Ps di Niscemi "a 360 gradi - dice all'Adnkronos il Procuratore Musti, che assegnataria del fascicolo- al fine di comprendere se l'evento si potesse evitare". Per il magistrato quella di Leonardo è "una morte assurda". Il ragazzo "è stato sempre cosciente, fino al momento del decesso".