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NO DELLA CASSAZIONE AL SEQUESTRO DEI BENI DI CAPONETTI EX PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET

Cronaca

NO DELLA CASSAZIONE AL SEQUESTRO DEI BENI DI CAPONETTI EX PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET

I beni sequestrati all'ex presidente dell'associazione antiracket di Gela Renzo Caponetti, vanno dissequestrati. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal...

Donata Calabrese

21 Febbraio 2023 16:04

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I beni sequestrati all'ex presidente dell'associazione antiracket di Gela Renzo Caponetti, vanno dissequestrati. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Gela contro l'ordinanza del Tribunale del riesame di Caltanissetta che lo scorso 6 ottobre ha annullato, per insussistenza dei reati contestati, il sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura. "La sentenza - spiegano i legali - conferma l'assoluta insussistenza dell'ipotesi accusatoria basata sulla presunta indebita percezione e impiego dei benefici concessi nel 2019 dal Fondo di solidarietà su parere conforme della Prefettura di Caltanissetta, a Renzo Caponetti quale appartenente ad associazione antiracket vittima di intimidazioni ambientali, per le quali, peraltro, erano stati disposti da anni servizi di tutela e scorta".La decisione della Cassazione è stata emessa lo scorso 17 febbraio dalla seconda sezione penale della suprema Corte che ha così accolto le tesi difensive degli avvocati Rosario Pennisi e Mario Ceraolo. Caponetti, volto storico delle battaglie contro il pizzo e componente della Federazione Antiracket Italiana, lo scorso agosto, è finito nei guai, insieme alla moglie, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche e malversazione. Poco dopo si è dimesso. Nell'ambito dell'inchiesta il gip dispose nei confronti della coppia il sequestro preventivo di 396.628 euro. I due erano, rispettivamente amministratore di fatto e titolare di una ditta individuale di commercio all'ingrosso di generi alimentari a Gela.Secondo la Procura, avrebbero presentato istanza di accesso al Fondo di solidarietà per ottenere i fondi concessi alle vittime di estorsione, sostenendo di aver subito un danno consistente nella riduzione del fatturato e nel mancato guadagno per la loro appartenenza all'associazionismo antiracket. In questo modo - secondo i pm della procura di Gela - avrebbero truffato l'Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura che, accogliendo le loro richieste, gli ha liquidato una somma di 396.628 euro. A condurre le indagini, coordinate dalla procura, è stata la Guardia di Finanza. Recentemente il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, ha disposto la cancellazione dell'associazione dall'elenco prefettizio. Era stata fondata nel 2005 e contava 170 soci. Un paio di settimane fa, il nuovo consiglio direttivo, ha eletto presidente Salvatore Legname. Il vice invece è Salvatore Di Trio.di Donata Calabrese

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