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NUOVA EMERGENZA RIFIUTI, LA REGIONE VUOLE PORTARE A TIMPAZZO 3000 TONNELLATE GIORNALIERE IN PIU’

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NUOVA EMERGENZA RIFIUTI, LA REGIONE VUOLE PORTARE A TIMPAZZO 3000 TONNELLATE GIORNALIERE IN PIU’

Sono esattamente passati due mesi dall'ultima visita dell'assessore regionale all'energia e rifiuti Daniela Baglieri. Arrivò a Gela il 15 luglio. In quell'occasione furono conferm...

Graziano Amato

16 Settembre 2021 14:03

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Sono esattamente passati due mesi dall'ultima visita dell'assessore regionale all'energia e rifiuti Daniela Baglieri. Arrivò a Gela il 15 luglio. In quell'occasione furono confermate la intenzioni della Regione: portare a Timpazzo duecento tonnellate di rifiuti in più per quattro mesi, dopo la chiusura della discarica Timpazzo. Un accordo che si dovrebbe chiudere ad ottobre, e che rischia ora di essere prorogato sempre secondo le richieste della Regione. Dopo la chiusura della discarica sicula potrebbe aprirsi una nuova emergenza regionale, e Timpazzo è uno dei pochissimi impianti pubblici che al momento potrebbe tamponare. Così la Regione ha invitato l'amministratore di Timpazzo ad aprire  i cancelli a  nuovi conferimenti. Al momento la richiesta è per tremila tonnellate a settimana x un periodo di 60 giorni, che si aggiungerebbero alle 200 giornaliere provenienti da Lentini, superando di gran lunga l'accordo politico che in estate  mise a tacere anche le parti politiche più critiche, in nome della solidarietà fra comuni. L'ing. Giovanna Picone, diffidata dalla Srr negli scorsi mesi a non autorizzare ulteriori conferimenti,   ha subito trasmesso la nota alla stessa assemblea. Il presidente Filippo Balbo incontro l'ha convocato per il prossimo venerdì 26 ottobre. Ha già fatto intendere che la richiesta della Regione va oltre gli accordi, e dall'incontro potrebbe uscire una posizione univoca e contrariata. Per la Regione otto giorni sono tanti. Vorrebbero portare i rifiuti a Timpazzo già domani, altrimenti sarà interruzione di pubblico servizio. Così il cda dell'assemblea pare sia pronto a riunirsi nelle prossime ore per autorizzare nell'immediato i nuovi conferimenti o demandare la responsabilità all'amministratore di Timpazzo che senza molte opzioni percorribili potrebbe firmare. Le preoccupazioni sono tante. Timpazzo è l'unica discarica pubblica funzionante a pieno regime, e dunque la Regione la individua facilmente come sbocco per le emergenze. Ma di questo passo rischia la saturazione entro otto mesi. La vasca e non durerà per sempre anche se l'attuale gestione tende a mitigare il più possibile l'impatto  per ridurre i volumi dei sovvalli. Dalla Regione non ci sono certezze neanche sull'ampliamento e i finanziamenti per le nuove vasche. Per evitare l'esportazione dei rifiuti all'estero il rischio è che la saturazione di Timpazzo possa produrre conseguenze a discapito dei comuni soci.di Graziano Amato

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