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OLTRE 14 MILIONI DI ITALIANI UTILIZZANO I SOCIAL PER INFORMARSI MA OCCHIO ALLE FAKE NEWS E ALLA DISINFORMAZIONE

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OLTRE 14 MILIONI DI ITALIANI UTILIZZANO I SOCIAL PER INFORMARSI MA OCCHIO ALLE FAKE NEWS E ALLA DISINFORMAZIONE

Secondo uno studio della Ital Communications Censis (osservatorio permanente sulle agenzie di comunicazione Italiane) nella nostra penisola sarebbero oltre 14 milioni i cittadini che utilizz...

Stefano Blanco

04 Gennaio 2022 15:29

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Secondo uno studio della Ital Communications Censis (osservatorio permanente sulle agenzie di comunicazione Italiane) nella nostra penisola sarebbero oltre 14 milioni i cittadini che utilizzano abitualmente i social ed in particolare Facebook per avere notizie sull'Italia e sul mondo con percentuali molto alte su diverse fasce di popolazione. A differenza di quanto si creda, infatti, non sono solo gli adulti tra i 35 e 50 anni, i cosiddetti boomer ad informarsi sui social bensì anche una grossa fetta di giovani tra cui figurano diversi laureati, studenti, insegnanti, dottori e così via. Ma il dato più significativo che fuoriesce dal report è che circa 4 milioni e mezzo di italiani utilizzino solo ed esclusivamente Facebook per ricevere e veicolare notizie. Un numero incredibilmente alto di persone che sono in questo modo esposte alle fake news che finiscono inevitabilmente per influenzare la vita di tutti i giorni. Questi dati emergono in un momento particolarmente delicato della storia globale in cui la pandemia ha scatenato una richiesta di informazioni mai vista prima. Ecco perché diventa ancora più importante verificare le fonti, informarsi in maniera non superficiale e non credere a qualsiasi titolo acchiappa click. Secondo il fondatore di Ital Communications Attilio Lombardi che ha gestito l'indagine, il pericolo più grande di informarsi da un unica fonte è quello di cadere in una sorta di bolla informativa, uno spazio chiuso in cui si apprendono solo le notizie che rispecchino il nostro modo di pensare a discapito di una reale informazione. La pandemia ci ha dimostrato come la tecnologia e il digitale possano migliorare incredibilmente le nostre vite ma occhio alla disinformazione, perché tutti sono liberi di navigare sul web ma passare dalla pandemia all'infodemia è un attimo.di Stefano Blanco

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