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Operazione "Fake Cars", 9 misure cautelari su un giro di auto rubate e rivendute in diverse regioni

Cronaca

Operazione "Fake Cars", 9 misure cautelari su un giro di auto rubate e rivendute in diverse regioni

Un giro di autovetture acquistate illecitamente attraverso truffe messe in atto ai danni di società finanziarie è stato scoperto dagli agenti della squadra mobile di Caltanisse...

21 Marzo 2023 14:12

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Un giro di autovetture acquistate illecitamente attraverso truffe messe in atto ai danni di società finanziarie è stato scoperto dagli agenti della squadra mobile di Caltanissetta e da quelli della stradale nell'ambito dell'inchiesta "Fake cars" che ha permesso di individuare la presunta organizzazione sospettata di avere messo lo zampino nel giro di illeciti. Sono 9 le persone raggiunte da misure cautelari spiccate dal Gip del Tribunale di Caltanissetta su richiesta dei magistrati della DDA. A 5 dei 9 indagati si contesta di essere stati tra i promotori dell'organizzazione, messa in piedi allo scopo di reperire autovetture - da rivendere poi ad ignari acquirenti - acquistate illecitamente attraverso truffe ai danni di società finanziarie e con l'utilizzo di documenti falsi provenienti da furti o appropriazioni indebite consumate sull'asse Sicilia- Campania. Ai 5 si contestano le ipotesi di reato di falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio. Gli altri 4 indagati sono sospettati di avere commesso alcuni reati scopo dell'organizzazione. L'inchiesta ha preso le mosse nel 2020 a seguito di alcuni controlli della Polizia stradale di Caltanissetta che aveva subodorato l'esistenza di un'organizzazione operante nella provincia nissena dedita all'acquisto illecito di vetture. A supporto dei sospetti degli inquirenti, sono giunte poi le segnalazioni di cittadini vittime di truffe. Nel corso delle indagini è emerso che gli indagati avrebbero rivenduto le auto rubate o delle quali si erano appropriati illecitamente da società di leasing dopo avervi apportato dei 'ritocchi" in modo da occultare la provenienza illecita. Diverse le vittime: da chi subiva il furto o l'appropriazione indebita agli acquirenti che acquistavano auto di elevato valore commerciale si, ma di origine furtiva. E per diversi acquirenti, oltre al danno anche la beffa di vedersi sequestrare i mezzi che avevano pagato profumatamente. Stamattina, su ordine del Gip, sono state sottoposte a sequestro preventivo 9 auto a San Cataldo, Agrigento, Catania, Avellino e Reggio Calabria. Secondo gli inquirenti, per dissimulare l'origine "Farlocca" dei mezzi commercializzati, il gruppo avrebbe fatto ricorso a degli escamotage, come ad esempio, sostituire le targhe dopo avere presentato false denunce di smarrimento, o formando atti notarili "Patacca", o utilizzando veicoli con la numerazione del telaio ribattuta. Nuovi dati identificativi inseriti erano quelli di auto esistenti e circolanti all'estero. Successivamente le stesse auto sarebbero state "ri-nazionalizzate" e piazzate in diverse regioni italiane ed in quasi tutte le province siciliane ad ignari acquirenti a prezzi di mercato decisamente appetibili.di redazione

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