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"Papà ti voglio bene e te ne vorrò sempre", la lettera di Vincenzo figlio dello storico pasticcere Giuseppe Incardona

Cultura

"Papà ti voglio bene e te ne vorrò sempre", la lettera di Vincenzo figlio dello storico pasticcere Giuseppe Incardona

"Oggi 3 giugno alle ore 14:15 mio padre Giuseppe Incardona, storico pasticcere a Gela, veniva a mancare dopo una lunga sofferenza e malattia che settimana dopo settimana lo ha fatto spe...

04 Giugno 2021 08:46

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"Oggi 3 giugno alle ore 14:15 mio padre Giuseppe Incardona, storico pasticcere a Gela, veniva a mancare dopo una lunga sofferenza e malattia che settimana dopo settimana lo ha fatto spegnere come una candela.E' morto tra le mie mani e quelle della sorella Antonietta Incardona.Mio padre era un uomo semplice e un grande lavoratore. Discendente da una famiglia con nota tradizione dolciaria.Giuseppe Incardona era noto a Gela, così pure il padre Cav. Cece Incardona già pasticcere pure lui dal 1910 in Gela.Come tutti gli uomini semplici, ha vissuto una vita normale e senza grandi lussi. Il suo interesse più grande e' sempre stata la pasticceria, la sua clientela, contornata da tanti amici di famiglia e i suoi figli, tre.Giuseppe era noto a Gela per la sua bontà d'animo e la sua generosità. Non mancava mai una sua promessa di passare dal negozio per ritirare "un vassoio di paste di mandorla", fatte solo come la tradizione Incardona sapeva.Da mesi, il laboratorio era in declino. Il periodo del COVID aveva già dichiarato la sua disfatta ed il graduale aggravarsi della sua malattia ha inesorabilmente escluso ogni possibilità di riapertura.Con la sua morte muore un era, una tradizione, un uomo Vera immagine di una cultura che probabilmente oggi non esiste più.Ora più che mai sono orgoglioso di Giuseppe Incardona, mio padre ma anche un simbolo di un imprenditoria artigiana con il sapore di una volta. Il mio rammarico più grande oltre alla perdita del padre e che quella tradizione non e' stata tramandata nel tempo. Io lavoro in ambito bancario, mia sorella la grande nel mondo delle cliniche e la sorella più piccola fa la maestra.Concludo dicendo che da circa 4 anni, Giuseppe Incardona aveva una nipotina che era la sua gioia. Il suo merito più grande e' stato aver strappato qualche sorriso al nonno fino a qualche giorno prima della sua morte, quando i suoi occhi erano spaventati e confusi e la rassegnazione aveva già preso il posto della speranza.Papà ti voglio bene e te ne vorrò sempre."Vincenzo Incardona

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