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Pazienti oncologici, nuova apparecchiatura per la Radioterapia di Gela

Salute

Pazienti oncologici, nuova apparecchiatura per la Radioterapia di Gela

Si tratta di un acceleratore lineare per il trattamento dei tumori

Redazione

19 Settembre 2024 18:11

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Il Servizio di Radioterapia dell'ASP di Caltanissetta è stato potenziato con l'acquisto del nuovo acceleratore lineare della ditta Varian modelli TrueBeam 4.0, una tecnologia di ultima generazione che permette di realizzare trattamenti radioterapici sempre più personalizzati e meno invasivi per i pazienti oncologici. Il nuovo acceleratore è già entrato in funzione presso la Radioterapia del P.O. Vittorio Emanuele di Gela e nella giornata di ieri sono stati trattati i primi due pazienti. Questa apparecchiatura risulta il primo dei tre acceleratori finanziati con i fondi PNRR che verranno installati nei prossimi mesi all'ASP di Caltanissetta per un investimento complessivo di circa 7 MLN di Euro. Si prevede, infatti, l'installazione di un secondo Acceleratore Lineare presso la Radioterapia di Gela e un altro presso la Radioterapia di San Cataldo; inoltre, a San Cataldo è in corso una procedura di acquisizione di un quarto acceleratore con fondi ex art. 20.

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Il nuovo acceleratore lineare installato presso il sito di Gela per il trattamento radiante dei tumori andrà a sostituire il primo dei tre in dotazione alla Radioterapia dell'ASP di Caltanissetta offrendo prestazioni di qualità nettamente superiori: la nuova apparecchiatura è infatti basata su una piattaforma tecnologica che garantisce i più elevati standard qualitativi richiesti dalla moderna radioterapia computerizzata di elevata precisione, consentendo, grazie alla sua versatilità di utilizzo, un impiego estremamente flessibile ed efficace in molteplici situazioni cliniche.

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Questa nuova tecnologia radioterapica consente trattamenti oncologici con una precisione senza precedenti, resa possibile dalla sofisticata architettura del sistema in grado di sincronizzare le immagini del paziente (imaging), il suo posizionamento, la gestione del movimento, la sagomatura del fascio di trattamento e l'erogazione della dose. Il sistema altamente versatile è in grado di effettuare, oltre alle tecniche classiche 3D conformazionali (3D-CRT), anche radioterapia di precisione a modulazione di intensità (IMRT), volumetrica ad archi multipli (VMAT) e guidata da immagini (IGRT). Inoltre, grazie alla disponibilità dei fasci Flattening Filter Free (FFF), è possibile eseguire la radioterapia stereotassica cranio e body (SRS e SBRT) caratterizzata dalla somministrazione di dosi ad alta intensità in un numero limitato di frazioni, rilasciate in tempi brevissimi permettendo di ridurre significativamente il numero complessivo di sedute di trattamento da realizzarsi, generalmente, nell'arco di una o poche sedute anziché protrarsi per diverse settimane. Il sistema comprende la dotazione di un lettino robotizzato con 6 gradi di libertà e di un sistema di imaging avanzato che consente di seguire, in tempo reale, gli spostamenti del bersaglio (lesione tumorale) da colpire affinché venga sempre irradiato con la massima precisione risparmiando i tessuti sani circostanti. L'acceleratore è integrato a un sistema di gating respiratorio in grado di identificare l'area da irradiare tenendo conto dei movimenti respiratori. Tale caratteristica risulta fondamentale per le neoplasie soggette al movimento quali sono quelle del polmone, della mammella e dell'addome superiore. L'intervento ha comportato, altresì, un rinnovo completo della Sala di Trattamento con la sostituzione della precedente apparecchiatura, Siemens Artiste, già installata nel 2013. All'interno della U.O.C. di Radioterapia, infine, è stato installato un avanzato sistema di SGRT (Surface Guided Radiation Therapy), modello Catalyst, costituito da scanner ottici 3D, posti sul soffitto della sala di trattamento, in grado di creare una ricostruzione in alta definizione e in tempo reale della superficie corporea del paziente al fine di monitorarne anche i più impercettibili movimenti. Data la complessità dell'opera, l'installazione e la caratterizzazione dell'acceleratore lineare e dei relativi accessori ha visto il coinvolgimento di cinque diverse ditte oltre al lavoro congiunto del personale della Fisica Sanitaria Aziendale che ha coordinato i lavori in collaborazione con il personale della UOC di Radioterapia. "Con questo intervento - ha affermato il direttore generale Salvatore Ficarra l'Asp di Caltanissetta ha reso l'offerta sanitaria in ambito radioterapico tra le più complete e capillari della Regione  contando, in previsione, ben quattro apparecchiature radianti per 250 mila abitanti della provincia. 

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