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Perse la vita in un infortunio a Timpazzo, in dieci a Gela vanno a processo

Cronaca

Perse la vita in un infortunio a Timpazzo, in dieci a Gela vanno a processo

Lo ha deciso il Gup che ha disposto per i dieci indagati il rinvio a giudizio

Daniela Vinci

30 Gennaio 2024 13:18

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Per il tragico infortunio sul lavoro registratosi a Timpazzo nel novembre del 2017 nel quale perse la vita l'operaio quarantaquattrenne Massimo Iacona,  il prossimo aprile 10 persone siederanno sul banco degli imputati per rispondere di Inosservanza delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro.  Lo ha decretato il Gup che ha disposto il rinvio a giudizio dei dieci imputati. Si tratta di Giuseppe Panebianco, rappresentante legale e liquidatore dell'Ato CL2 , Ruben Cristiano Maria Giamporcaro, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'Ato CL2; Nunzio Lipomi, amministratore unico della General service; Vincenzo Greco ed Emanuela Greco, rispettivamente direttore tecnico ed amministratore unico della ditta Novambiente;

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Daniele D'Aquila, responsabile del servizio di prevenzione e protezione sospettato di non avere svolto le attività di coordinamento e di sorveglianza sulle diverse lavorazioni effettuate a Timpazzo;  Carmelo Lanzarone, preposto caposquadra della General service srl ed ancora Filippo Indorato - dipendente dell'Ato con qualifica di sorvegliante sull'attività delle maestranze impiegate in discarica;  Giuseppe Morello - dipendente della General service  sospettato di avere omesso di prendersi cura della sicurezza dei colleghi;  ed infine Sergio Nicola Montagnino, responsabile unico della discarica. Il tragico infortunio sul lavoro - si registrò il 4 novembre.

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Iacona - dipendente della ditta General Service, addetta al conferimento finale dei rifiuti solido urbani alla discarica di Timpazzo - era impegnato nella sue mansioni lavorative giornaliere quando il furgone sul quale viaggiava rimase in panne. Il mezzo , sostiene la Procura, aveva pneumatici usurati e non era stato revisionato. Alecci, dipendente di un'altra ditta, in quei frangenti si trovava a bordo di una pala meccanica e, vedendo l'operaio in difficoltà con il furgone, intervenne nel tentativo di tirare il mezzo rimasto in panne. Stava effettuando una retromarcia quando, forse a causa di spazi di manovra risicati, andò ad impattare contro il furgone di Iacona, centrando in pieno l'operaio della cui presenza, Alecci non si sarebbe accorto. Lo sfortunato operaio - che già in passato era rimasto vittima di un altro infortunio sul lavoro -  rimase schiacciato tra i due mezzi.  

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Una scena raccapricciante si presentò a quanti si trovavano sul posto. Trasportato d'urgenza con l'elisoccorso al Sant'Elia di Caltanissetta, per Iacona non ci fu nulla da fare.  Sulla tragedia fu aperta un'inchiesta e, nel registro degli indagati, finì subito il nominativo del conducente della pala meccanica Graziano Alecci per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Ma l'attività investigativa andò avanti, coinvolgendo nel prosieguo i dieci imputati per i quali, ora, è stato disposto il processo.

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