"PRIMA RÀMA" È IL TITOLO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DELLA GIOVANE FOTOGRAFA GELESE MIRIAM ALÈ
Cultura
"PRIMA RÀMA" È IL TITOLO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DELLA GIOVANE FOTOGRAFA GELESE MIRIAM ALÈ
Miriam Alè giovane fotografa gelese è tornata in città con la sua mostra chiamata "prima ràma". Si tratta di una serie di opere introspettive che metton...
Miriam Alè giovane fotografa gelese è tornata in città con la sua mostra chiamata "prima ràma". Si tratta di una serie di opere introspettive che mettono in luce l'intimità del rapporto tra l'artista e il nonno defunto. Dopo aver cominciato a fotografare fin da bambina Miriam ha intrapreso un percorso di studio e ricerca dedicandosi al reportage e al ritratto che l'ha portata fino a Roma e in questo modo è riuscita a creare un stile unico, vicina alla ritrattistica iper-personale di Letizia Battaglia ma con un tocco di colore che fa emergere il lato vitale della Alè e porta il visitatore all'interno di una Sicilia senza tempo dalle luci soffuse a volte spente e dalle tinte calde che rimandano all'affetto provato per il nonno con cui è cresciuta. Un fotografia relazionale difficile da ricreare che narra per immagini l'intimo rapporto tra nonno e nipote curato nell'arco di tre anni e che indirettamente sposta il focus anche sulla terra d'origine, Gela, a volte sfondo, a volte protagonista. La mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 15 settembre è stata accolta a braccia aperte dal civico 111, realtà ormai consolidata nel territorio che cerca di diventare un'oasi di cultura in un deserto di rassegnazione venutasi a creare dopo questi anni di chiusura del mondo dell'arte.di Stefano Blanco
"PRIMA RÀMA" È IL TITOLO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DELLA GIOVANE FOTOGRAFA GELESE MIRIAM ALÈ
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Miriam Alè giovane fotografa gelese è tornata in città con la sua mostra chiamata "prima ràma". Si tratta di una serie di opere introspettive che mettono in luce l'intimità del rapporto tra l'artista e il nonno defunto. Dopo aver cominciato a fotografare fin da bambina Miriam ha intrapreso un percorso di studio e ricerca dedicandosi al reportage e al ritratto che l'ha portata fino a Roma e in questo modo è riuscita a creare un stile unico, vicina alla ritrattistica iper-personale di Letizia Battaglia ma con un tocco di colore che fa emergere il lato vitale della Alè e porta il visitatore all'interno di una Sicilia senza tempo dalle luci soffuse a volte spente e dalle tinte calde che rimandano all'affetto provato per il nonno con cui è cresciuta. Un fotografia relazionale difficile da ricreare che narra per immagini l'intimo rapporto tra nonno e nipote curato nell'arco di tre anni e che indirettamente sposta il focus anche sulla terra d'origine, Gela, a volte sfondo, a volte protagonista. La mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 15 settembre è stata accolta a braccia aperte dal civico 111, realtà ormai consolidata nel territorio che cerca di diventare un'oasi di cultura in un deserto di rassegnazione venutasi a creare dopo questi anni di chiusura del mondo dell'arte.di Stefano Blanco
"PRIMA RÀMA" È IL TITOLO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DELLA GIOVANE FOTOGRAFA GELESE MIRIAM ALÈ
