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PROCURATORE ASARO: "CITTADINANZA SILENTE INSOFFERENTE ALLE REGOLE"

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PROCURATORE ASARO: "CITTADINANZA SILENTE INSOFFERENTE ALLE REGOLE"

A SETTE GIORNI DALLA RISSA DEL GBOIL, GLI INQUIRENTI HANNO PROVATO A TRACCIARE UN BILANCIO DI QUANTO SUCCCESSO LO SCORSO OTTO OTTOBRE. UNA CONFERENZA STAMPA, CON I CONNOTATI DI UNA COMUNICAZ...

13 Ottobre 2020 13:35

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A SETTE GIORNI DALLA RISSA DEL GBOIL, GLI INQUIRENTI HANNO PROVATO A TRACCIARE UN BILANCIO DI QUANTO SUCCCESSO LO SCORSO OTTO OTTOBRE. UNA CONFERENZA STAMPA, CON I CONNOTATI DI UNA COMUNICAZIONE SOCIALE. COSI L'HA DEFINITA IL PROCURATORE FERNANDO ASARO, ALLA LUCE DELL'ESCALATION DI EPISODI CHE SI SONO SUSSEGUITI NELL'ULTIMO ANNO GIUDIZIARIO. CRIMINALITA' COMUNE, COSI' L'HA CLASSIFICATA IL PROCURATORE, CHE ALLARMA L'AUTORITA' GIUDIZIARIA: UNA LETTURA D'INSIEME DEGLI EPISODI DIMOSTRA, SECONDO ASARO, UNA DIFFUSA INSOFFERENZA PER LE REGOLE. UNA SITUAZIONE CHE RISCHIA DI DEGENERARE, IN UN CONTESTO IN CUI LA SOCIETA' GELESE APPARE SILENTE, SENZA UNA VIGILANZA SOCIALE. UNA PREOCCUPAZIONE CHE TROVA RISCONTRO NELLE VICENDE DI QUESTI MESI: DALLE RISSE, AI FURTI ALLE GIOIELLERIE IN PIENO LOCKDOWN, AL COINVOLGIMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ALLA VENDITA DI ACQUA PUBBLICA, AL GIOCO D'AZZARDO, ALLA SANITA', AI REATI AMBIENTALI, AI RIFIUTI, FINO AL TRAFFICO DI ARMI E DROGA PER UN TOTALE DI 30 PROCEDIMENTI PENALI, QUASI TRE AL MESE, CHE HANNO COINVOLTO SOGGETTI DI OGNI CETO SOCIALE.UNA COSA HA TENUTO A PRECISARE ASARO DURANTE LA CONFERENZA: LO STATO IN QUEI MESI ERA PRESENTE, COME LO ERA L'OTTO OTTOBRE AL GBOIL CON LA PRESENZA DI DUE POLIZIOTTI E QUATTRO CARABINIERI, QUASI PASSATI IN SECONDO PIANO NEL COMPLESSO DELLA VICENDA. UN GRAVE EPISODIO CHE ASARO HA DEFINITO UN VERO E PROPRIO SFREGIO ALLE ISTITUZIONI.UN EPISODIO SENZA PRECEDENTI, SECONDO IL COMANDANTE PROVINCIALE BALDASSARE DAIDONE CHE HA ELOGIATO L'OPERATO DEI CARABINIERI INTERVENUTI QUELLA NOTTE, COORDINATI DAL COLONNELLO IVAN BORACCHIA. UNA SITUAZIONE DIFFICILE DA GESTIRE, E CHE GLI AGENTI HANNO CONDOTTO CON EQUILIBRIO E SENSO DI RESPONSABILITA' EVITANDO DI GENERARE UNA TRAGEDIA DAI CONNOTATI ANCORA PIU GRAVI. ANCHE IN QUESTO CASO SI RISPECCHIEREBBE IL CONCETTO DI SOCIETA' SILENTE: IN POCHI HANNO RIVOLTO APPREZZAMENTI AGLI AGENTI, DI CUI UNO RIMASTO FERITO. IN CASERMA IL GIORNO SUCCESSIVO LA RISSA, ANZI SI SAREBBERO PRESENTATI GLI INFEROCITI PARENTI DEGLI ARRESTATI AIZZATI CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE.IL PM MARIO CALABRESE HA CONFERMATO IL MOVENTE. UNA APPREZZAMENTO DI TROPPO CHE IL 42ENNE LICATESE MICHELE CAVALERI AVREBBE RIVOLTO A GIUSEPPA DI GIACOMO, SORELLA DI PAOLO QUINTO DI GIACOMO COLUI CHE HA SPARATO A SANGUE FREDDO FACENDOSI SPAZIO TRA POLIZIOTTI E CAREBINIERI A CUI E' STATO APPLICATO L'AGGRAVENTE DELLA PREMEDITAZIONE. L'UOMO E' USCITO DI CASA GIA' ARMATO DI PISTOLA MUNITA DI SILENZIATORE. LUI NON E' COINVOLTO DIRETTAMENTE NELLA RISSA, MA E' STATO CHIAMATO A RISOLVERLA, CERTO A MODO PROPRIO. SONO DIECI IN TOTALE GLI ARRESTATI DAI CARABINIERI TRA I GELESI E I LICATESI: IN CARCERE CON L'ACCUSA DI TENTATO OMICIDIO RESTA PAOLO DI GIACOMO, 4 AI DOMICILIARI, MENTRE PER GLI ALTRI E' SCATTATO L'OBBLIGO DI DIMORA E FIRMA.UNO HA FATTO PERDERE LE PROPRIE TRACCE. IL GIP NON HA ACCOLTO TUTTE LE MISURE CAUTELARI.LIBERA ANCHE GIUSI DI GIACOMO. LE INDAGINI, SECONDO IL PM CALABRESE, NON SONO ANCORA CONCLUSE.

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