Cronaca
Punto da un calabrone, chiama il figlio: "Ho dolore ma ora passerà". Trovato morto
Quando il personale medico ha potuto raggiungere il salotto, il paziente era già morto
Gilberto Trambaiollo, di 75 anni, ex assessore di Spilimbergo (Pordenone), è morto per choc anafilattico dopo la puntura di un calabrone. L'anziano era nel salotto della propria abitazione quando è stato punto dall'imenottero. Ha fatto solo in tempo a chiamare al cellulare il figlio, che si trovava a Udine in quel momento, gli ha raccontato della puntura dell'insetto e gli ha detto che sentiva dolore: «Passerà» ha detto prima di accasciarsi sul divano. E il giovane ha dato l'allarme.
Per entrare in casa, i Vigili del fuoco hanno usato un'autoscala calandosi dalla finestra della soffitta rimasta aperta. Quando il personale medico ha potuto raggiungere il salotto, il paziente era già morto. I carabinieri hanno escluso responsabilità di terzi. Vespe, api e calabroni sono dotati di un pungiglione contenente un veleno che viene iniettato con la puntura. Il veleno è molto tossico ma le quantità iniettate sono solitamente contenute e raramente costituiscono un pericolo per la vita. Il rischio di shock anafilattico è però presente in una piccola percentuale.
In generale, afferma Marco Libanore, direttore dell'Unità Operativa di Malattie Infettive dell'Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, «se ci sono sintomi persistenti e particolari dopo la puntura di un insetto, è bene chiamare subito un medico e, nel caso di vespe, api o scorpioni, occorre rivolgersi direttamente al pronto soccorso. In caso di semplici bolle, gonfiori e arrossamenti si può utilizzare una crema antibiotico-cortisonica. Ma ad ogni modo la via della prudenza è sempre da preferire contattando il medico».In caso di shock anafilattico, la forma più grave di reazione allergica, i sintomi si manifestano da pochi minuti a qualche ora dopo il contatto con l'insetto. I sintomi sono di tipo cutaneo, respiratori e cardiovascolari: è importante chiedere subito l'intervento del medico e, se disponibile, somministrare precocemente dell'adrenalina (epinefrina) attraverso un auto-iniettore. Questo dispositivo è spesso prescritto a persone con allergie potenzialmente gravi o che hanno già avuto una reazione di questo tipo.