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Revocata interdittiva antimafia, ditta nissena potrà tornare a lavorare: accolto ricorso

Cronaca

Revocata interdittiva antimafia, ditta nissena potrà tornare a lavorare: accolto ricorso

La prefettura aveva emanato un provvedimento interdittivo

Redazione

18 Maggio 2024 13:08

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Una ditta nissena può tornare a lavorare grazie al Tar di Palermo che ha accolto il ricorso presentato per una istanza di aggiornamento di informativa interdittiva ed ha annullato un provvedimento della prefettura di Caltanissetta. La vicenda ha inizio nel 2019, a seguito dello scioglimento del consiglio comunale di Bompensiere. La prefettura di Caltanissetta aveva emanato un provvedimento interdittivo nei confronti di una società amministrata dall'allora sindaco, sulla base dell'asserito pericolo di infiltrazioni mafiose in forza di legami di parentela e presunte frequentazioni pregiudizievoli. Un danno economico non indifferente per l'impresa, legato alla preclusione di qualunque attività lavorativa, che si era così rivolta agli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri proponendo un ricorso giurisdizionale davanti al Tar di Palermo chiedendo l'annullamento, previa sospensione, del provvedimento interdittivo.

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Nelle more del giudizio, essendo decorso ormai oltre un anno dall'adozione del provvedimento interdittivo ed in ragione della sopravvenienza di fatti nuovi di segno favorevole ed idonei ad attestare l'estraneità della società da qualsivoglia ambiente malavitoso, la società inoltrava un'istanza di aggiornamento del provvedimento interdittivo. «Nondimeno - spiegano oggi gli avvocati -, la prefettura di Caltanissetta riscontrava negativamente la richiesta di aggiornamento, assumendo che in esito ad una nuova istruttoria non erano emersi nuovi elementi tali poter indurre all'adozione di un provvedimento liberatorio". Contro questo provvedimento, la società ricorrente, sempre con il patrocinio di Rubino e Alfieri, ha presentato un ulteriore ricorso innanzi al Tar ribadendo, «non solo l'inconsistenza e l'inconducenza dei fatti che a suo tempo avevano sorretto il provvedimento interdittivo, ma, altresì, il sopraggiungere di circostanze tali da poter indurre ad una valutazione favorevole e di segno opposto rispetto alla precedente informativa".

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