Politica
ROSSO INTENSO PER LA SICILIA DA DOMENICA 17 GENNAIO PER 15 GIORNI
Scatterà domenica 17 gennaio la zona rossa in tutta la Sicilia. Anche questa volta è stato il presidente della regione nello Musumeci a chiederne l'istituzione. Il numero dei ...
Scatterà domenica 17 gennaio la zona rossa in tutta la Sicilia. Anche questa volta è stato il presidente della regione nello Musumeci a chiederne l'istituzione. Il numero dei contagiati nell'isola ieri ha nuovamente sfiorato il record con 1945 nuovi casi su 24. 000 tamponi eseguiti e un tasso di positività dell'8%, 39 le vittime, 11 i nuovi ricoveri. Ancora pesante il bilancio in provincia e in città. 48 i nuovi positivi gelesi in isolamento domiciliare, 4 i nuovi ricoveri in degenza ordinaria, 2 i nuovi morti, 22 i nuovi guariti. Gli attuali positivi, di cui 807 in quarantena, 38 ricoverati in malattie infettive, 3 in terapia intensiva e 3 in altri presidi ospedalieri della regione. Questa mattina in conferenza stampa sia Musumeci che l'assessore razza hanno parlato di una scelta responsabile e non spinta dall'emotività. Due settimane in semi lock-down dunque secondo il governo regionale dovrebbero bastare a ristabilire la curva epidemiologica dell'isola, ma non si esclude una proroga delle misure restrittive. Il presidente della regione si è ancora una volta appellato ai prefetti e ai sindaci. "Possiamo adottare tutte le misure possibili - ha detto - ma non serviranno se poi non vengono applicate, se nessuno controlla e nessuno sanziona. Insieme alla Sicilia si colorano di rosso la Lombardia e la provincia autonoma di Bolzano. Ma sull'isola saranno in vigore misure più restrittive: se il dpcm ha confermato la deroga per visite ad amici e parenti una volta al giorno in Sicilia non ci si potrà spostare verso abitazioni private. L'assessore razza ha motivato la scelta di anticipare le misure restrittive in Sicilia, con una settimana di zona arancione rafforzata e due di zona rossa. Infatti il comitato tecnico scientifico Siciliano ha registrato una costante e graduale crescita dei contagi in tutta la regione con un tasso di positività superiore all' 1, 25 e una media di quasi 2000 casi al giorno, considerando il monitoraggio eseguito fino al 10 gennaio. E' stata superata anche la soglia di sicurezza registrata grazie al contact tracing, scavalcando l'indicatore nazionale dei 50 casi ogni 100. Abitanti che farebbe scattare la zona arancione e dei 250 casi ogni 1000mila abitanti che fanno scattare la zona rossa. Molti distretti della regione hanno nettamente superato questi parametri. Va ricordato che sarà vietato uscire dal proprio comune e dalla regione se non per motivi di necessità. Per effetto del nuovo dpcm nazionale invece sarà vietato l'asporto dopo le 18 ai bar senza cucina e alle enoteche. Lo scopo è quello di evitare capannelli e assembramenti fuori o vicino ai bar. In questo solco si inserisce anche il divieto di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici dopo le 18. Ristoranti e pizzerie, come pure gelaterie e pasticcerie, non sono interessate dal provvedimento e potranno operare l'asporto fino alle 22, tranne la domenica in Sicilia. Insomma: si potrà sempre andare a prendere una pizza e mangiarla a casa, non sarà invece più consentito acquistare un caffe dopo il lavoro e berla nelle vicinanze del locale. Per l'assessore razza anticipare di qualche giorno le misure restrittive significa proteggere il sistema sanitario e produttivo regionale, garantendo un' adeguata campagna vaccinale nelle settimane avvenire, al momento concertata sulle dosi di richiamo. Dopo lo sprint iniziale infatti con la regione in testa per numero di vaccinazioni, al momento la campagna ha subito un rallentamento per garantire alle aziende sanitarie un cospicuo magazzino per il richiamo.