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SALSETTA AI DOMICILIARI PER EVASIONE FISCALE, INDAGATI ANCHE 7 COLLABORATORI E COMMERCIALISTA TUFANO

Cronaca

SALSETTA AI DOMICILIARI PER EVASIONE FISCALE, INDAGATI ANCHE 7 COLLABORATORI E COMMERCIALISTA TUFANO

È scossa nel mondo dell'imprenditoria gelese. La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha eseguito ieri un'ordinanza di custodia cautelare. Emessa dal Gip Del Tribunale di Gela e rich...

Stefano Blanco

13 Settembre 2022 16:53

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È scossa nel mondo dell'imprenditoria gelese. La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha eseguito ieri un'ordinanza di custodia cautelare. Emessa dal Gip Del Tribunale di Gela e richiesta dalla Procura della repubblica di Gela. Nei confronti di un noto imprenditore gelese, a capo di due imprese operanti nel. Settore delle costruzioni edili e dell'installazione di impianti che, attraverso un sofisticato. Meccanismo fraudolento, avrebbe omesso rilevanti versamenti d'imposta per oltre 4, 5 milioni di. Euro. Si tratta di Giovanni Salsetta uno dei più importanti imprenditori locali del settore e sostenitore di lunga data dell'associazione antiracket di Gela. Il provvedimento cautelare, ha visto coinvolto non solo l'imprenditore ma ha riguardato anche il commercialista delle due imprese, Sergio tufano, a cui è stato imposto il divieto di esercitare attività di impresa e attività professionale in materia di consulenza fiscale per un anno, nonché altre due persone, rappresentanti legali di due imprese coinvolte nelle illecite attività, nei cui confronti è stata disposta il divieto di esercitare in imprese e società anche nel loro caso per un anno. Alla misura cautelare è seguito il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, nei confronti delle imprese investigate e, di conseguenza nei confronti delle nove persone fisiche indagate per l'evasione degli importi corrispondenti pari a complessivi euro. 4,5 milioni circa. Nello specifico, Salsetta, aiutato da sei imprese "compiacenti" oltre che dei "servizi" di appositi consulenti, ha realizzato nel tempo un'ingente evasione fiscale. Perpetrata attraverso l'indebita compensazione di tributi dovuti, realizzata tramite il ricorso. All'istituto dell'accollo tributario, che consiste nel pagamento dei debiti da parte di un terzo, da cui poi derivava la liberazione dell'imprenditore dai creditori, soldi che verosimilmente venivano poi ridistribuiti. Inoltre, mediante operazioni di compravendita di crediti iva risultati poi del tutto inesistenti, nel tentativo di omettere il versamento dei rilevanti debiti d'imposta ricorrenti nei confronti dello stato. Le investigazioni condotte, eseguite dai militari del nucleo di Polizia economico - finanziaria di Caltanissetta, sono state orientate a verificare la reale esistenza dei crediti d'imposta utilizzati dai soggetti indagati, nonché la veridicità delle operazioni sottostanti alla formazione del credito iva ceduto alle medesime società e da queste utilizzato in compensazione dei propri debiti tributari. Il modus operandi venuto fuori dalle investigazioni ha consentito alle società investigate di omettere ingenti versamenti di imposte e contributi dovuti, utilizzando crediti d'imposta inesistenti e/o non spettanti, nonché di individuare, in capo alle società cedenti dei crediti iva, l'utilizzo di. Fatture per operazioni inesistenti, per un valore complessivo superiore a 5 milioni di euro. Attraverso cui gli stessi crediti sono stati fittiziamente documentati. Oltre all'imprenditore colpito da misura cautelare e sottoposto al regime degli arresti. Domiciliari, risultano indagati nel procedimento penale altre otto persone, rappresentanti. Legali delle società oggetto d'indagine e consulenti fiscali che hanno contribuito. Fattivamente alla realizzazione del sistema fraudolento, ricorrendo elementi idonei per configurare in capo agli stessi, in concorso, le ipotesi delittuose di indebita compensazione. Altro duro colpo della Guardia di Finanza al fenomeno dell'evasione fiscale in città. Nell'arco dell'ultimo quinquennio, infatti, soprattutto attraverso. L'esecuzione di indagini di Polizia giudiziaria, le fiamme gialle gelesi hanno individuato articolati sistemi fraudolenti posti in essere da vari soggetti, sia imprese che professionisti, per aggirare gli obblighi di versamento dei propri o di debiti altrui, attraverso. L'utilizzo diretto ed indiretto di crediti d'imposta risultati del tutto inesistenti. Precostituiti per lo scopo. Indagando su tali condotte fraudolente, la Procura di Gela è pervenuta al recupero di quasi.24 milioni di euro in varie operazioni delegate alla Guardia di Finanza della provincia. Consentendo allo stato di recuperare le risorse indebitamente evase.di Stefano Blanco

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