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L’agguato di via Venezia a Gela: contro Salvatore e Ornella Azzarelli una raffica di proiettili

Cronaca

L’agguato di via Venezia a Gela: contro Salvatore e Ornella Azzarelli una raffica di proiettili

Alla vista dei fratelli Azzarelli, i due mancati killer hanno aperto il fuoco

Daniela Vinci

23 Agosto 2023 14:13

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Una raffica di pistolettate ha  squarciato ieri lo scorrere di un normale pomeriggio d’agosto. Teatro è stata la trafficatissima via Venezia, all’altezza di via Ruggero Settimo dove, poco prima delle 18,30, si è sfiorata la tragedia. In quei tragici momenti, in quel tratto di strada, a bordo di una Renegade si trovavano a transitare i fratelli Salvatore e Ornella Azzarelli, rispettivamente di 46 e 40 anni, ed il primo con diversi precedenti alle spalle anche per reati di tipo mafioso, ignari di essere nel mirino di attentatori ancora senza volto e senza nome. I due germani viaggiavano in direzione di Macchitella quando sono stati intercettati dai loro mancati sicari che viaggiavano in direzione opposta in sella ad un ciclomotore.

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Alla vista dei fratelli Azzarelli, i due mancati killer hanno aperto il fuoco incuranti delle centinaia di persone e di automobilisti che a quell’ora si trovavano nella zona e di una coppia di coniugi che a bordo di una Opel Corsa li procedeva nella marcia. La raffica di proiettili esplosi ha colpito ad una gamba Salvatore Azzarelli, pare principale bersaglio dell’azione criminale, un altro proiettile ha colpito di striscio alla mandibola sua sorella che in quei tragici momenti viaggiava sul sedile lato passeggero. Si è sfiorata la strage. Uno dei proiettili esplosi ha centrato in pieno anche il vetro laterale posteriore dell’Opel Corsa scatenando il panico tra i due occupanti rimasti miracolosamente illesi. Ancora con il terrore negli occhi per lo spauracchio patito, i due coniugi  hanno comunque tirato un forte respiro di sollievo perché i loro tre figli erano rimasti a casa e non viaggiavano in macchina con loro. I fratelli Azzarelli, feriti con la loro auto hanno raggiunto l’ospedale per essere medicati.

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Sul posto sono intervenute diverse pattuglie della polizia che hanno transennato la zona teatro della sparatoria. In via Venezia, fino a sera, si è riversata una folla di curiosi, mentre il traffico veicolare ha subito  un notevole rallentamento. Le ricerche dei due mancati sicari, fino ad ora, no hanno portato a nulla. Al vaglio della polizia ci sono le immagini delle videocamere del sistema di videosorveglianza e quelle private installate in abitazioni e nelle attività economiche che insistono nella zona.  Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di concerto con i colleghi della Mobile di Caltanissetta sotto il coordinamento dei magistrati della Dda, ruotano principalmente sulla figura di Salvatore Azzarelli che da un paio di anni era tornato in libertà dopo avere patito oltre un decennio di detenzione carceraria per reati legati al crimine organizzato.

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Rimesso in libertà e sottoposto a sorveglianza speciale, l’uomo ha violato la misura
e di recente, è stato indagato per l’incendio di due autovetture e di una moto. Ieri pomeriggio, ignoti killer hanno tentato di farlo fuori per motivi ancora tutti da chiarire. Le condizioni di salute dei fratelli Azzarelli non destano preoccupazione, sul fronte delle indagini, invece, il lavoro degli inquirenti è febbrile.

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