Disagi del cittadino
San Giacomo a secco, il disperato appello di una mamma di Gela: "Chiedo un’autobotte per lavare mia figlia disabile"
La richiesta della donna non è stata ancora accolta
San Giacomo a secco, il disperato appello di una mamma di Gela: "Chiedo un'autobotte per lavare mia figlia disabile"
I residenti del quartiere San Giacomo sono allo stremo. Dai loro rubinetti l'acqua non scorre da più di 10 giorni. La turnistica ormai da settimane ha subito mutamenti a causa della siccità. La distribuzione dovrebbe avvenire ogni tre giorni ma le centiaia di segnalazioni quotidiane raccontano un'altra storia. C'è esasperazione per tantissimi gelesi ma anche confusione perchè le risposte non arrivano nè dalla sede di Caltaqua nè dai call center. Un gruppo di cittadini, ieri, si è presentato a Palazzo di Città sperando di trovare risposte. Così, non è stato. Il sindaco uscente Lucio Greco si è subito messo in contatto telefonico con i vertici di Caltaqua.
Dall'ente sono arrivate rassicurazioni sulla ripresa della distribuzione che sarebbe dovuta avvenire oggi. Il primo cittadino ha chiesto anche la presenza di autobotti dislocate in diverse zone della città, cosi come avvenne nel 2019. Poi c'è la storia di Floriana, mamma di una bimba affetta da una malattia rara che necessita di particolari cure e attenzioni. Possiede un serbatoio di appena 1000 litri e l'acqua non basta a garantire l'igene della piccola. Acquistare il prezioso oro blu dai privati diventa insostenibile. Da giorni chiede insistentemente che le venga inviata una fornitura d'acqua con l'autobotte, senza risultati. Non è servita neanche l'intercessione di un funzionario comunale che ha allertato Caltaqua del gravissimo disagio. Lancia il il disperato ennessimo appello. L'esasperazione è alle stelle anche tra le vie del quartiere San Giacomo. Secondo l'ultimo calendario diramato da Caltaqua l'erogazione a San Giacomo sarebbe dovuta ripartire tra ieri e oggi.
