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SCHIFANI ELETTO PRESIDENTE, IN PROVINCIA ALL’ARS L’UNICO GELESE È DI PAOLA POI MANCUSO E CATANIA

Politica

SCHIFANI ELETTO PRESIDENTE, IN PROVINCIA ALL’ARS L’UNICO GELESE È DI PAOLA POI MANCUSO E CATANIA

È Renato Schifani il nuovo presidente della regione siciliana, sostenuto dal centrodestra ed eletto con il 40% delle preferenze. "è una Vittoria di tutto il centrodestra -...

Graziano Amato

27 Settembre 2022 17:04

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È Renato Schifani il nuovo presidente della regione siciliana, sostenuto dal centrodestra ed eletto con il 40% delle preferenze. "è una Vittoria di tutto il centrodestra - ha dichiarato ieri durante la sua prima conferenza stampa - il mio sarà il Governo delle competenze, ci sarà sinergia con il Governo nazionale e non avrò pregiudizi verso l'opposizione - ha aggiunto ancora prima di ringraziare Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano e Totò Cuffaro. - sulla composizione della giunta il governatore ha detto che rispetterà i tempi dello statuto e per formarla chiederà una rosa di nomi ai partiti". Al centro della sua agenda politica ci saranno i termovalorizzatori, il ponte sullo stretto, il ritorno alle province e la costituzione di un comitato di magistrati non siciliani che possa garantire che i fondi del Pnrr non finiscano in mano alla Mafia. Si ferma al 24% invece la cavalcata dell'autonomo Cateno De Luca. "Io ho perso, ma penso che i siciliani non abbiano vinto", ha fatto sapere quando era stato scrutinato appena il 5% delle sezioni. Il Partito Democratico, con la candidata Caterina Chinnici, si attesta al 17%. "Ho proposto un programma che avrebbe dato alla Sicilia un volto moderno - ha dichiarato - ma gli elettori, valutando liberamente, hanno scelto un'altra guida con un programma diverso. Si ferma al 16% il candidato gelese del M5S Nuccio di Paola, nonostante la vulcanica campagna elettorale condotta sull'isola insieme a Giuseppe Conte, che ha portato i pentastellati ad essere il primo partito siciliano ottenendo il 27% a livello nazionale. "Noi faremo corretta, ma fiera e intransigente opposizione - ha dichiarato di Paola, che ha ottenuto un seggio all'Ars - «il movimento è l'unico argine in Sicilia al centrodestra che non fa il cappotto in Sicilia. Continueremo a portare avanti la nostra agenda progressista - ha concluso- e punteremo a eliminare tutte quelle disuguaglianze che ci sono in Sicilia, cercando di mettere al centro gli ultimi e quelle persone che vivono ai margini della società". Sorprese, riconferme e delusioni hanno caratterizzato la giornata dello spoglio in provincia di Caltanissetta. Uno dei tre seggi è andato al forzista Michele Mancuso, premiato a livello provinciale con oltre 8mila preferenze. A Gela, nonostante un ampio sostegno, il berlusconiano si è fermato a 1.062 voti, sorpassato dall'attuale Presidente del Consiglio Salvatore Sammito a cui però non sono bastati i gli oltre 1600 voti in totale, per conquistare un posto all'Ars. È stato il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, con oltre 4000 preferenze, sostenuto da Fratelli d'Italia, ad aggiudicarsi il secondo seggio sottratto, per cosi dire, al coordinatore gelese del partito Salvatore Scuvera che ha ottenuto 2585 voti. È il pentastellato Nuccio di Paola il più votato a Gela, a cui è andato il terzo seggio, con oltre 2800 preferenze. Il dottor. Rosario Caci, sostenuto dalla lista autonomisti e popolari, il secondo più votato in città con 2498 voti. Al primario del reparto di pediatria non è bastato dunque il sostegno di gran parte della giunta Greco. Niente da fare per gli altri gelesi che hanno tentato la scalata all'Ars. Sembrava cosa fatta per il Partito Democratico, ma la cavalcata di Fratelli d'Italia ha stoppato la corsa di Peppe di Cristina, premiato a livello provinciale con oltre tremila voti, di cui 1533 ottenuti a Gela. "Perdiamo il seggio per un soffio e non basta un dato importante per raggiungere l' obbiettivo - ha scritto su Facebook - chiederò la convocazione di un assemblea per dare le mie dimissioni da segretario provinciale e permettere al mio partito di avviare un congresso". Anche Pino Federico non sarà un deputato dell'Assemblea Regionale. Il sostegno dei cuffariani della nuova Democrazia Cristiana non è bastato all'ex presidente della provincia che comunque ha ottenuto oltre tremila e centro preferenze in provincia, 2128 a Gela. Stesso destino è toccato al leghista Roberto Alabiso che ha collezionato meno di 1000 voti. Non hanno sfondato la soglia del 3% percento i candidati Marco Maniglia, a sostegno di Cateno De Luca e Carmelo Migliore del Terzo Polo. Sotto l'1 anche i cento passi di Claudio Fava nonostante la visita in città ad inizio campagna elettorale e il sostegno di Miguel Donegani. Non sono mancati i disagi in alcuni seggi della città sia durante le operazioni di voto che di spoglio, andate avanti fino a tarda notte. di Graziano Amato

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