Scoppia il caso del mistero della mozione di sfiducia "perduta"
Politica
Scoppia il caso del mistero della mozione di sfiducia "perduta"
Dov'è finita la mozione di sfiducia? Tra un palleggiamento e l'altro fra consiglieri e Ufficio di Presidenza pare che il documento "abbia preso il volo" e ora è &qu...
Dov'è finita la mozione di sfiducia? Tra un palleggiamento e l'altro fra consiglieri e Ufficio di Presidenza pare che il documento "abbia preso il volo" e ora è "caccia" al foglio, che conta già nove firme, e alla manina che l'avrebbe prelevato. Il mistero è affiorato nel corso della trasmissione di Agorà, in onda ieri sera, nella nostra emittente. A sollevare il caso è stato il conduttore Franco Gallo dopo esserne venuto a conoscenza, chiedendo subito lumi al presidente del Consiglio Comunale Salvatore Sammito, ospite della trasmissione. Sammito è sceso dalle nuvole, dicendone di non saperne nulla. Stamattina, compulsato sul punto, ci ha spiegato che il documento non essendo protocollato, è a disposizione dei consiglieri e può essere anche prelevato. Ma chi l'ha preso l'avrebbe fatto 12 giorni fa con modalità ancora nebulose visto che nessuno sa niente, né tra i dipendenti dell'Ufficio di Presidenza, né tra le segreterie di partito. Alla mozione manca una sola firma per approdare in aula e tra i consiglieri di "Una Buona Idea" c'era la curiosità di visionarla. È stato il consigliere Rosario Faraci, dieci giorni fa, a recarsi all'ufficio di Presidenza per chiedere il documento e a scoprire l'ammanco. Il consigliere avrebbe poi ricevuto soltanto una fotografia. Negli ambienti politici si vocifera che Faraci si sia rivolto al consigliere Salvatore Scerra di Fratelli d'Italia, firmatario due mesi fa della mozione, e pare anche in possesso del documento, il quale, secondo indiscrezioni, pare lo abbia rassicurato dicendogli che gliene avrebbe fornito una copia. A distanza di 12 giorni, però, il documento sarebbe ancora "latitante" e di questo ne sarebbero all'oscuro pure i compagni di cordata di Salvatore Scerra, qualcuno dei quali, a primo acchito, venuto a conoscenza del fatto, ha mostrato disappunto per poi rientrare nei gangheri, confermando che il documento era stato preso da Scerra per farne delle fotocopie e che la mozione è ancora valida, in attesa di essere discussa in aula, cosi come ci hanno riferito i consiglieri Vincenzo Casciana e Gabriele Pellegrino. Resta da chiarire la tempistica necessaria per fare una fotocopia che a distanza di 12 giorni non sarebbe ancora completa impedendo ad eventuali consiglieri di poter firmare un documento politico.di Graziano Amato
Dov'è finita la mozione di sfiducia? Tra un palleggiamento e l'altro fra consiglieri e Ufficio di Presidenza pare che il documento "abbia preso il volo" e ora è "caccia" al foglio, che conta già nove firme, e alla manina che l'avrebbe prelevato. Il mistero è affiorato nel corso della trasmissione di Agorà, in onda ieri sera, nella nostra emittente. A sollevare il caso è stato il conduttore Franco Gallo dopo esserne venuto a conoscenza, chiedendo subito lumi al presidente del Consiglio Comunale Salvatore Sammito, ospite della trasmissione. Sammito è sceso dalle nuvole, dicendone di non saperne nulla. Stamattina, compulsato sul punto, ci ha spiegato che il documento non essendo protocollato, è a disposizione dei consiglieri e può essere anche prelevato. Ma chi l'ha preso l'avrebbe fatto 12 giorni fa con modalità ancora nebulose visto che nessuno sa niente, né tra i dipendenti dell'Ufficio di Presidenza, né tra le segreterie di partito. Alla mozione manca una sola firma per approdare in aula e tra i consiglieri di "Una Buona Idea" c'era la curiosità di visionarla. È stato il consigliere Rosario Faraci, dieci giorni fa, a recarsi all'ufficio di Presidenza per chiedere il documento e a scoprire l'ammanco. Il consigliere avrebbe poi ricevuto soltanto una fotografia. Negli ambienti politici si vocifera che Faraci si sia rivolto al consigliere Salvatore Scerra di Fratelli d'Italia, firmatario due mesi fa della mozione, e pare anche in possesso del documento, il quale, secondo indiscrezioni, pare lo abbia rassicurato dicendogli che gliene avrebbe fornito una copia. A distanza di 12 giorni, però, il documento sarebbe ancora "latitante" e di questo ne sarebbero all'oscuro pure i compagni di cordata di Salvatore Scerra, qualcuno dei quali, a primo acchito, venuto a conoscenza del fatto, ha mostrato disappunto per poi rientrare nei gangheri, confermando che il documento era stato preso da Scerra per farne delle fotocopie e che la mozione è ancora valida, in attesa di essere discussa in aula, cosi come ci hanno riferito i consiglieri Vincenzo Casciana e Gabriele Pellegrino. Resta da chiarire la tempistica necessaria per fare una fotocopia che a distanza di 12 giorni non sarebbe ancora completa impedendo ad eventuali consiglieri di poter firmare un documento politico.di Graziano Amato