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Seggio all’Ars conteso, guerra in Fdl: il gelese Scuvera dovrà ancora attendere

Politica

Seggio all’Ars conteso, guerra in Fdl: il gelese Scuvera dovrà ancora attendere

I magistrati si pronunceranno entro 30 giorni

Graziano Amato

30 Maggio 2024 11:48

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Bisognerà attendere ancora per capire se il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Salvatore Scuvera sarà un nuovo deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. I magistrati della Corte D'appello di Palermo si pronunceranno al massimo entro i prossimi 30 giorni. E' in questo lasso di tempo che la sentenza dovrebbe essere depositata, il condizionale è d'obbligo anche se in genere in materia elettorale i tempi sono più celeri.  I giudici si esprimeranno sul ricorso presentato dall'attuale deputato regionale meloniano Giuseppe Catania, dichiarato ineleggibile in primo grado a seguito di un ricorso presentato da un gruppo di elettori. 

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Se la Corte d'Appello confermasse l'ineleggibilità di Catania la sentenza diventerebbe immediatamente esecutiva e il gelese Scuvera a quel punto diventerebbe a tutti gli effetti un deputato regionale. Il verdetto potrebbe arrivare in una fase molto delicata della campagna elettorale, entro il 29 giugno: prima o dopo, dunque, dei risultati elettorai dell'8 e del 9 giugno. A prescindere dall'esito, che porterà molto probabilmente a un ballottaggio che si terrebbe il 26 giugno, il partito locale che, impegnato nella coalizione di centrodestra a sostegno di Grazia Cosentino, si ritroverebbe ad avere un rappresente in più. 

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Intanto spuntano sette cosiddetti "impresentabili" in corsa alle elezioni Europee dell'8 e il 9 giugno, cioè i candidati che violano il Codice di autoregolamentazione stilato dalla Commissione parlamentare Antimafia, una dichiarazione d'impegni senza valore vincolante per i partiti. Ad annunciarli martedì è stata la presidente dell'organo, Chiara Colosimo, che ha riferito l'esito dei controlli svolti con l'ausilio della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Due dei sette candidati "impresentabili" alle elezioni Europee sono siciliani: si tratta di Marco Falcone (Forza Italia) e Giuseppe Milazzo (Fratelli d'Italia). "Sono particolarmente contenta perché in questo mio primo anno di presidenza siamo riusciti a invertire la tendenza: quella di non dare i nomi degli 'impresentabili' il giorno prima o pochi giorni prima del voto", afferma la presidente della commissione parlamentare Antimafia,  che aggiunge: "Questo permette una corretta informazione a chi andrà a votare". In generale, secondo Colosimo, "bisogna ritornare al controllo preventivo, cioè prima della presentazione delle liste" . "Ho appreso delle odierne dichiarazioni della presidente Colosimo, vorrei ricordare di aver dichiarato i due procedimenti in corso già dalla mia elezione alle ultime Regionali e dalla mia nomina ad assessore all'Economia. Nulla ci vieta di correre a questa tornata elettorale. Del resto ad oggi in Italia, per fortuna, non è stato ancora istituito alcun reato di 'impresentabilità'". Così l'assessore all'Economia della Regione Siciliana Marco Falcone, candidato per Forza Italia alle Europee. "Le valutazioni della commissione Antimafia - prosegue Falcone - attengono a un piano che prescinde dall'ambito penale e che non incide sul percorso in atto. Rassicuriamo gli amici che, in queste ore, ci hanno mostrato vicinanza e sostegno, invitandoli a dare il massimo in questi ultimi dieci giorni di campagna, per poter realizzare a Bruxelles il nostro progetto di 'Europa dei fatti', cioè l'Ue finalmente vicina in concreto a Sicilia e Sardegna". Anche a Gela, intanto, in queste ore, alcune delle 18 liste elettorali, che non avevano trasmesso la documentazione alle commissioni antimafia, stanno completando l'iter.

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