Siti archeologici chiusi a Gela e off limits ai turisti: per le Mura Timoleontee bisogna prenotare con tre giorni di anticipo
Cultura
Siti archeologici chiusi a Gela e off limits ai turisti: per le Mura Timoleontee bisogna prenotare con tre giorni di anticipo
Siti archeologici off-limits in città in piena estate nonostante le rassicurazioni della Regione
Immaginate di essere un turista, di capitare per caso a Gela, città greca, che ospita alcuni tra i siti archeologici più importanti dell’Isola. Decidete di visitare le Mura Timoleontee, fortificazione scoperta che attraversa la città, ma di trovare il sito chiuso. All’ingresso nessuna cartellonistica o avviso. Cercate informazioni online, chiedete a qualche passate, visitate il portale della Regione dedicato al Parco Archeologico e vi accorgete di dover prenotare l’ingresso via mail. Ma sul sito non è indicato che se si vogliono visitare le Mura occorre prenotare almeno con tre giorni d’anticipo. Per il week end invece è necessario inviare una mail una settimana prima. Le cause di tanto preavviso vanno ricercate, secondo il Direttore del Parco, nella mancanza di personale che opera nelle strutture. Ma torniamo alla nostra visita per le meraviglie di Gela. Con delusione, decidete di spostarvi al Museo Archeologico, lo trovate chiuso per ristrutturazione, senza nessun cartello che indica la fine dei lavori. Accanto al Museo c’è l’Acropoli, anche questa con i cancelli chiusi e senza cartellonistica. Vi recate in via Di Bartolo, con la speranza di visitare una Necropoli Greca, rifleribile ai primi coloni fondatori di Gela, ma la scambiate per un cantiere a cielo aperto dove i lavori vanno avanti da tempo. Non contenti, decidete di fare un ultimo tentativo con l’Emporio Arcaico. Anch’esso chiuso. Restano i bagni greci, nel quartiere di Caposoprano, pagate un biglietto e visitate un sito che versa nell’incuria più totale. La vostra visita si conclude così, alla scoperta di siti chiusi, di comunicazioni incomplete, cartellonistiche assenti e una gestione pessima che non valorizza il patrimonio artistico-culturala e museale. Tutto questo nel bel mezzo dell’estate e in una città che sostiene di voler diventare a vocazione turistica. Raggiunto dai nostri microfoni l’Assessore Incardona ribadisce di aver lavorato, assieme al Sindaco, per trovare una soluzione. Nei prossimi giorni l’Assessore Regionale ai Beni Culturali sarà in città per incontrare il Direttore del Parco Archeologico Luigi Gattuso
17 Luglio 2023 14:09
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Immaginate di essere un turista, di capitare per caso a Gela, città greca, che ospita alcuni tra i siti archeologici più importanti dellâIsola. Decidete di visitare le Mura Timoleontee, fortificazione scoperta che attraversa la città , ma di trovare il sito chiuso. Allâingresso nessuna cartellonistica o avviso. Cercate informazioni online, chiedete a qualche passate, visitate il portale della Regione dedicato al Parco Archeologico e vi accorgete di dover prenotare lâingresso via mail. Ma sul sito non è indicato che se si vogliono visitare le Mura occorre prenotare almeno con tre giorni dâanticipo. Per il week end invece è necessario inviare una mail una settimana prima. Le cause di tanto preavviso vanno ricercate, secondo il Direttore del Parco, nella mancanza di personale che opera nelle strutture.
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Ma torniamo alla nostra visita per le meraviglie di Gela. Con delusione, decidete di spostarvi al Museo Archeologico, lo trovate chiuso per ristrutturazione, senza nessun cartello che indica la fine dei lavori. Accanto al Museo câè lâAcropoli, anche questa con i cancelli chiusi e senza cartellonistica. Vi recate in via Di Bartolo, con la speranza di visitare una Necropoli Greca, rifleribile ai primi coloni fondatori di Gela, ma la scambiate per un cantiere a cielo aperto dove i lavori vanno avanti da tempo. Non contenti, decidete di fare un ultimo tentativo con lâEmporio Arcaico. Anchâesso chiuso. Restano i bagni greci, nel quartiere di Caposoprano, pagate un biglietto e visitate un sito che versa nellâincuria più totale.
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La vostra visita si conclude così, alla scoperta di siti chiusi, di comunicazioni incomplete, cartellonistiche assenti e una gestione pessima che non valorizza il patrimonio artistico-culturala e museale. Tutto questo nel bel mezzo dellâestate e in una città che sostiene di voler diventare a vocazione turistica. Raggiunto dai nostri microfoni lâAssessore Incardona ribadisce di aver lavorato, assieme al Sindaco, per trovare una soluzione. Nei prossimi giorni lâAssessore Regionale ai Beni Culturali sarà in città per incontrare il Direttore del Parco Archeologico Luigi Gattuso