"Sognare per organizzare la speranza", a Gela il convegno degli ex allievi di Don Bosco
Religione
"Sognare per organizzare la speranza", a Gela il convegno degli ex allievi di Don Bosco
Convegno annuale nella parrocchia di San Domenico Savio
"Sognare per organizzare la speranza" - trascorsi 200 anni dal sogno dei 9 anni di Don Bosco, quale deve essere la testimonianza degli Ex Allievi nella nostra società?”. Questo il tema del 52esimo convegno annuale dell'Unione Ex Allievi ed Ex Allieve di Don Bosco, organizzato all'auditorium della parrocchia San Domenico Savio. Diversi i temi posti al centro della tavola rotonda che ha visto la partecipazione di alcune rappresentanze della casa salesiana e della Federazione. Buoni cristiani ed onesti cittadini, principi cardine sui quali gli ex allievi impostano il loro operato, sviluppando una serie di attività volte a supportare i più deboli e chi vive in difficoltà. Durante l'incontro di ieri, l'attenzione è stata poi posta sull'importanza che i valori di amore, fratellanza e giustizia, rivestono nell'esistenza di ognuno di noi. Da sempre impegnati su diversi fronti della collettività, dal sociale alla sarites, adesso lo sguardo si focalizza sulla necessità di avere una propria chiesa da porre a disposizione dei numerosi fedeli. L'appella non può quindi che essere rivolto a chi, impegnato nella politica, può attivamente contribuire con un impegno concreto.
"Sognare per organizzare la speranza" - trascorsi 200 anni dal sogno dei 9 anni di Don Bosco, quale deve essere la testimonianza degli Ex Allievi nella nostra società?". Questo il tema del 52esimo convegno annuale dell'Unione Ex Allievi ed Ex Allieve di Don Bosco, organizzato all'auditorium della parrocchia San Domenico Savio. Diversi i temi posti al centro della tavola rotonda che ha visto la partecipazione di alcune rappresentanze della casa salesiana e della Federazione. Buoni cristiani ed onesti cittadini, principi cardine sui quali gli ex allievi impostano il loro operato, sviluppando una serie di attività volte a supportare i più deboli e chi vive in difficoltà.
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Durante l'incontro di ieri, l'attenzione è stata poi posta sull'importanza che i valori di amore, fratellanza e giustizia, rivestono nell'esistenza di ognuno di noi. Da sempre impegnati su diversi fronti della collettività, dal sociale alla sarites, adesso lo sguardo si focalizza sulla necessità di avere una propria chiesa da porre a disposizione dei numerosi fedeli. L'appella non può quindi che essere rivolto a chi, impegnato nella politica, può attivamente contribuire con un impegno concreto.