Gela verso il dissesto finanziario, opposizione sul piede di guerra: "Dal sindaco solo bugie"
Politica
Gela verso il dissesto finanziario, opposizione sul piede di guerra: "Dal sindaco solo bugie"
Spata chiede al primo cittadino di assumersi le sue responsabilità
Inevitabilmente la virata verso il dissesto ha scatenato la reazione politica dell'opposizione. Dopo mesi di speranza è tramontata l'ipotesi di redigere un piano di riequilibrio sostenibile. Da più fronti e in più occasioni, nell'ultimo anno di crisi finanziaria, il rischio dissesto non è mai stato escluso. Sul patibolo delle responsabilità ci finisce, inevitabilmente, la gestione dell'emergenza. L'analisi dei più critici riguarda le scelte del sindaco, i ritardi, le nomine, i richiami della Corte dei Conti rimasti spesso inascoltati. Secondo Fratelli d'Italia, ad esempio, l'amministrazione non si è resa protagonista di alcuna tempestiva azione prudente e correttiva in spregio alle continue sollecitazioni del consiglio comunale e del segretario generale. Secondo il capogruppo meloniano Vincenzo Casciana la dichiarazione di dissesto doveva rappresentare per il sindaco una scelta ineludibile e invece Greco ha tranquillizzato con evidenti bugie. Conclusioni a cui arriva anche il consigliere della Lega, nonché componente della commissione bilancio, Giuseppe Spata In attesa di capire come gestirà il caso il sindaco Lucio Greco, almeno da un punto di vista politico, qualcuno ricorda che il primo cittadino ritirò le dimissioni per salvare la città dal dissesto. Dichiarò che avrebbe fatto un passo indietro in caso di fallimento. Fratelli d'Italia sostiene che il sindaco dovrebbe mantenere la sua promessa. Spata gli chiede di assumersi le sue responsabilità. Il centrodestra, cosi come le altre coalizioni, lavora al progetto da presentare alle amministrative del 2024. La crisi finanziaria e la sua relativa gestione saranno inevitabimente perni della campagna elettorale e impegni per il prossimo sindaco che siederà su una poltrona spinosissima
Inevitabilmente la virata verso il dissesto ha scatenato la reazione politica dell'opposizione. Dopo mesi di speranza è tramontata l'ipotesi di redigere un piano di riequilibrio sostenibile. Da più fronti e in più occasioni, nell'ultimo anno di crisi finanziaria, il rischio dissesto non è mai stato escluso. Sul patibolo delle responsabilità ci finisce, inevitabilmente, la gestione dell'emergenza. L'analisi dei più critici riguarda le scelte del sindaco, i ritardi, le nomine, i richiami della Corte dei Conti rimasti spesso inascoltati.
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Secondo Fratelli d'Italia, ad esempio, l'amministrazione non si è resa protagonista di alcuna tempestiva azione prudente e correttiva in spregio alle continue sollecitazioni del consiglio comunale e del segretario generale. Secondo il capogruppo meloniano Vincenzo Casciana la dichiarazione di dissesto doveva rappresentare per il sindaco una scelta ineludibile e invece Greco ha tranquillizzato con evidenti bugie. Conclusioni a cui arriva anche il consigliere della Lega, nonché componente della commissione bilancio, Giuseppe Spata
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In attesa di capire come gestirà il caso il sindaco Lucio Greco, almeno da un punto di vista politico, qualcuno ricorda che il primo cittadino ritirò le dimissioni per salvare la città dal dissesto. Dichiarò che avrebbe fatto un passo indietro in caso di fallimento. Fratelli d'Italia sostiene che il sindaco dovrebbe mantenere la sua promessa. Spata gli chiede di assumersi le sue responsabilità.
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Il centrodestra, cosi come le altre coalizioni, lavora al progetto da presentare alle amministrative del 2024. La crisi finanziaria e la sua relativa gestione saranno inevitabimente perni della campagna elettorale e impegni per il prossimo sindaco che siederà su una poltrona spinosissima