Al Commissariato di Gela una stanza protetta: "Numeri in calo, accompagnare donne alla denuncia"
Attualità
Al Commissariato di Gela una stanza protetta: "Numeri in calo, accompagnare donne alla denuncia"
Soroptimist e Polizia di Stato hanno collaborato all'iniziativa
Una sala di ascolto dedicata alle vittime di violenza al Commissariato di via Calogero Zucchetto. Il taglio del nastro ieri, alla presenza del primo cittadino e dei vertici delle forze dell'ordine, della magistratura, dell'associazionismo, della scuola e della sanità. "Una stanza tutta per se" è il nome dello spazio protetto realizzato grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato e il Soroptimist di Gela. Una sinergia fondamentale per accompagnare le donne al difficile, spesso travagliato, percorso della denuncia ha sottolineato più volte nel corso della serata il Questore Pinuccia Albertina Agnello. I numeri a Gela sono in lieve calo. Le percentuali, però, vanno interpretati come ha sottolineato il Primo Dirigente Felice Puzzo che nel suo intervento ha encomiato la tempestività d'intervento della Procura. Dati in calo si traducono in minori denunce e rischiano di sommergere un fenomeno che il procuratore facente funzione Lucia Musti ha definito una piaga. L’iniziativa ha permesso di creare uno spazio per l’ascolto delle vittime, secondo le linee guida descritte nelle convenzioni internazionali e per l’espletamento delle attività richieste dalle norme del “Codice Rosso”. Un ambiente protetto che ha l'obbiettivo di stimolare e sollecitare le vittime di violenze e abusi a denunciare tempestivamente per consentire un intervento celere che possa impedire conseguenze drammatiche.
Una sala di ascolto dedicata alle vittime di violenza al Commissariato di via Calogero Zucchetto. Il taglio del nastro ieri, alla presenza del primo cittadino e dei vertici delle forze dell'ordine, della magistratura, dell'associazionismo, della scuola e della sanità. "Una stanza tutta per se" è il nome dello spazio protetto realizzato grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato e il Soroptimist di Gela. Una sinergia fondamentale per accompagnare le donne al difficile, spesso travagliato, percorso della denuncia ha sottolineato più volte nel corso della serata il Questore Pinuccia Albertina Agnello.
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I numeri a Gela sono in lieve calo. Le percentuali, però, vanno interpretati come ha sottolineato il Primo Dirigente Felice Puzzo che nel suo intervento ha encomiato la tempestività d'intervento della Procura. Dati in calo si traducono in minori denunce e rischiano di sommergere un fenomeno che il procuratore facente funzione Lucia Musti ha definito una piaga.
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L'iniziativa ha permesso di creare uno spazio per l'ascolto delle vittime, secondo le linee guida descritte nelle convenzioni internazionali e per l'espletamento delle attività richieste dalle norme del "Codice Rosso". Un ambiente protetto che ha l'obbiettivo di stimolare e sollecitare le vittime di violenze e abusi a denunciare tempestivamente per consentire un intervento celere che possa impedire conseguenze drammatiche.