Cronaca
Strage di Altavilla, il legale: "Carandente troppo magro per torturare qualcuno"
"Sono realmente provati da un mese di carcerazione in isolamento"
Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno urlato la loro innocenza nel corso dei colloqui avuti oggi. Non hanno preso parte a sevizie né agli omicidi dei tre componenti della famiglia Barreca". L'avvocato Salvatore Cusumano nel carcere Pagliarelli di Palermo ha incontrato la coppia indagata, assieme a Giovanni Barreca, per l'omicidio durante un esorcismo della moglie e di due figli di quest'ultimo. "Ho visto entrambi. Hanno ricostruito tutti i fatti e si dichiarano innocenti - ha aggiunto l'avvocato -. Hanno manifestato la volontà di essere sentiti dall'autorità giudiziaria per poter ricostruire quanto successo nella villa e ribadire che i fatti non sono avvenuti come li ha descritti la figlia di Giovanni Barreca (anche la ragazza è sotto inchiesta ndr). Adesso presenteremo la richiesta di interrogatorio".
"Sono realmente provati da un mese di carcerazione in isolamento - ha aggiunto l'avvocato -. Carandente è in degenza perché ha avuto un malore. Loro sperano di potere uscire dal carcere non appena verranno sentiti dai magistrati. Massimo e Sabrina sono due persone pacate, molto religiose. Hanno pregato il signore durante il colloquio. Sono credenti evangelisti, ma non fanatici. Carandente è una persona magrissima con diverse patologie e trovo difficile vederlo durante delle sevizie e torture, non mi sembra che abbia la forza per aggredire o percuotere qualcuno. Mi hanno riferito che c'era tanto odio tra i familiari e l'aria era molto tesa. La ragazza non vedeva l'ora di scappare via, come pure il fratello. Sono intervenuti su richiesta dei Barreca e hanno organizzato delle veglie di preghiera per sostenere la famiglia. Non hanno mai fatto parte di una setta ma solo di gruppi di preghiera".