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Torna la festa di San Giuseppe tra fede e tradizione nel segno della solidarietà

Tradizione

Torna la festa di San Giuseppe tra fede e tradizione nel segno della solidarietà

Ventuno altari votivi uno più suggestivo dell'altro, luminarie che hanno acceso e riscaldato le strade in questa fredda sera di metà marzo e soprattutto l'altruismo dei nisce...

Stefano Blanco

20 Marzo 2023 14:06

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Ventuno altari votivi uno più suggestivo dell'altro, luminarie che hanno acceso e riscaldato le strade in questa fredda sera di metà marzo e soprattutto l'altruismo dei niscemesi che hanno offerto ai passanti carne e carciofi arrosto oltre che l'immancabile bicchierino di vino, il San Giuseppe niscemese è tornato in tutto il suo splendore. Le celebrazioni del 2022 erano state quasi un miracolo organizzate in fretta e furia, tra una chiusura e l'altra, avevano dovuto fare i conti con le restrizioni della pandemia ma quest'anno don Rocchelio Giuliana il giovane parroco della chiesa San Giuseppe di Niscemi ha potuto organizzare la festa in totale libertà radunando centinaia di fedeli accorsi sia per la prima luminaria di sabato che per la messa di domenica. Religiosità sicuramente ma anche turismo, gli altari, infatti, hanno attratto numerosi turisti accolti dalla proloco di Niscemi che si è mossa anche quest'anno per predisporre una mappa interattiva visitabile tramite un link. Ma l'essenza della festa di San Giuseppe sta sicuramente nell'altruismo e nell'abnegazione alla fede, simbolo del Santo. Altruismo intrinseco in uno dei momenti della tradizione niscemese, il pranzo dei Santi, momento in cui alla sacra famiglia, impersonata da una famiglia niscemese, è stato offerto il classico pranzo di San Giuseppe offerto poi anche ai fedeli emozionati di poter tornare a festeggiare il loro compatrono.di Stefano Blanco

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