Tra rabbia, paura e amarezza i figli di Nunzio Di Pietro raccolgono le forze per andare avanti
Cronaca
Tra rabbia, paura e amarezza i figli di Nunzio Di Pietro raccolgono le forze per andare avanti
Nei supermercati del gruppo Di Pietro è tornata la normalità ma la famiglia è profondamente scossa. Difficile ricominciare facendo finta di nulla. Complicato spiegare ai...
Nei supermercati del gruppo Di Pietro è tornata la normalità ma la famiglia è profondamente scossa. Difficile ricominciare facendo finta di nulla. Complicato spiegare ai nipoti quello che è successo a nonno Nunzio. Saracinesche aperte questa mattina a Macchitella e negli altri punti vendita. Carmelo e Gabriele, però, non fanno altro che pensare al padre tramortito a terra in una pozza di sangue. Sono indelebili le scene che hanno visionato dalle telecamere di videosorveglianza, di una efferatezza esagerata, in cui Nunzio prova a difendersi in tutti i modi prima di perdere i sensi. Centinaia gli attestati di solidarietà che la famiglia Di Pietro ha ricevuto in queste prime 48 ore. I doveri burocratici rubano spazio al dolore e alle lucide riflessioni. Per Carmelo, il figlio maggiore di Nunzio, è difficile pensare ad una ripartenza. C'è la voglia di chiudere tutto e partire. Gabriele è più ottimista ma non nasconde tanta amarezza. C'è disgusto e paura. C'è, contemporaneamente, la consapevolezza che abbassare definitivamente la saracinesca dei punti vendita di Pietro significherebbe togliere il lavoro a 70 persone.di Graziano Amato
Tra rabbia, paura e amarezza i figli di Nunzio Di Pietro raccolgono le forze per andare avanti
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Nei supermercati del gruppo Di Pietro è tornata la normalità ma la famiglia è profondamente scossa. Difficile ricominciare facendo finta di nulla. Complicato spiegare ai nipoti quello che è successo a nonno Nunzio. Saracinesche aperte questa mattina a Macchitella e negli altri punti vendita. Carmelo e Gabriele, però, non fanno altro che pensare al padre tramortito a terra in una pozza di sangue. Sono indelebili le scene che hanno visionato dalle telecamere di videosorveglianza, di una efferatezza esagerata, in cui Nunzio prova a difendersi in tutti i modi prima di perdere i sensi. Centinaia gli attestati di solidarietà che la famiglia Di Pietro ha ricevuto in queste prime 48 ore. I doveri burocratici rubano spazio al dolore e alle lucide riflessioni. Per Carmelo, il figlio maggiore di Nunzio, è difficile pensare ad una ripartenza. C'è la voglia di chiudere tutto e partire. Gabriele è più ottimista ma non nasconde tanta amarezza. C'è disgusto e paura. C'è, contemporaneamente, la consapevolezza che abbassare definitivamente la saracinesca dei punti vendita di Pietro significherebbe togliere il lavoro a 70 persone.di Graziano Amato
Tra rabbia, paura e amarezza i figli di Nunzio Di Pietro raccolgono le forze per andare avanti
