TUTTI IN PIAZZA PER UNA SANITÀ DIGNITOSA E CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DEL VITTORIO EMANUELE
Cronaca
TUTTI IN PIAZZA PER UNA SANITÀ DIGNITOSA E CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DEL VITTORIO EMANUELE
L'obbiettivo era far ascoltare il grido d'allarme degli operatori sanitari al direttore generale dell'Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone che oggi era stato convocato dal Sindaco ...
L'obbiettivo era far ascoltare il grido d'allarme degli operatori sanitari al direttore generale dell'Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone che oggi era stato convocato dal Sindaco Lucio Greco per un incontro dedicato alla sanità locale. Il confronto è stato rinviato al prossimo 21 novembre. Studenti, segretari aziendali e confederali delle principali sigle sindacali si sono dati appuntamento in piazza San Francesco insieme a tanti operatori sanitari che ogni giorno vivono sulla propria pelle le emergenze del Vittorio Emanuele. L'elenco è sempre più lungo. "L'ospedale è diventato un ambulatorio" si legge in uno dei cartelli di protesta. I posti letto ci sono, oltre 200. Manca il personale, cosi come le condizioni per invogliare i camici bianchi, blu e verdi a rimanere a Gela. Sono i pazienti, uniche vere vittime di questa situazione, a pagarne le conseguenze. Le sigle sindacali promettono: "non arretreremo neanche di un centimetro". In piazza, oltre ai sindacalisti, c'erano i rappresentanti del comitato "Sos Vittorio Emanuele" che a febbraio organizzarono un sit - in davanti il nosocomio di via palazzi e depositarono un esposto in Procura. I giovani gelesi tengono alla salvaguardia dei propri diritti. Lo dimostra la presenza degli studenti che sono scesi in piazza anche oggi, dopo la grande manifestazione a difesa della legalità e contro l'omertà.di Graziano Amato
L'obbiettivo era far ascoltare il grido d'allarme degli operatori sanitari al direttore generale dell'Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone che oggi era stato convocato dal Sindaco Lucio Greco per un incontro dedicato alla sanità locale. Il confronto è stato rinviato al prossimo 21 novembre. Studenti, segretari aziendali e confederali delle principali sigle sindacali si sono dati appuntamento in piazza San Francesco insieme a tanti operatori sanitari che ogni giorno vivono sulla propria pelle le emergenze del Vittorio Emanuele. L'elenco è sempre più lungo. "L'ospedale è diventato un ambulatorio" si legge in uno dei cartelli di protesta. I posti letto ci sono, oltre 200. Manca il personale, cosi come le condizioni per invogliare i camici bianchi, blu e verdi a rimanere a Gela. Sono i pazienti, uniche vere vittime di questa situazione, a pagarne le conseguenze. Le sigle sindacali promettono: "non arretreremo neanche di un centimetro". In piazza, oltre ai sindacalisti, c'erano i rappresentanti del comitato "Sos Vittorio Emanuele" che a febbraio organizzarono un sit - in davanti il nosocomio di via palazzi e depositarono un esposto in Procura. I giovani gelesi tengono alla salvaguardia dei propri diritti. Lo dimostra la presenza degli studenti che sono scesi in piazza anche oggi, dopo la grande manifestazione a difesa della legalità e contro l'omertà.di Graziano Amato