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ANCORA DISAGI PER I VACCINI, NON C’E’ UN PIANO CHIARO PER I SOGGETTI CON DIFFICOLTA’ A DEAMBULARE

Salute

ANCORA DISAGI PER I VACCINI, NON C’E’ UN PIANO CHIARO PER I SOGGETTI CON DIFFICOLTA’ A DEAMBULARE

Se ieri il presidente della regione Nello Musumeci ha inaugurato a Catania il 2 hub vaccinale in Sicilia, i centri gelesi continuano ad apparire inadeguati. A dimostrarlo sono le segnalazion...

02 Marzo 2021 15:35

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Se ieri il presidente della regione Nello Musumeci ha inaugurato a Catania il 2 hub vaccinale in Sicilia, i centri gelesi continuano ad apparire inadeguati. A dimostrarlo sono le segnalazioni soprattutto degli over 80 che devono recarsi al 2 piano del Vittorio Emanuele. Ormai una settimana fa il direttore dell'ASP Caltagirone ha annunciato che sarebbe stato dislocato, visto che è tornato dopo un periodo di assenza il primario del reparto chirurgia che da ormai settimane ospita le operazioni, ma ad oggi nulla è cambiato. Lo stesso ha spiegato in diverse occasioni che l'ospedale è stato individuato per obbligo e non per scelta visto che qualche anziano potrebbe presentare effetti collaterali dopo l'inoculazione, ma non si riesce a capire perché è ancora il 2 piano ad ospitare il centro. I problemi al Vittorio Emanuele iniziano a piano terra dell'ospedale dove soltanto due operatrici devono gestire tutti gli ingressi, misurare la temperatura, registrare ogni persona. Le stesse, spesso, devono fare i conti con l'indisciplina degli utenti. Avevamo già denunciato la paura che provano invece le pazienti del reparto senologia, sempre al 2 piano,  costrette a condividere per ore  lo stesso corridoio con over 80 e accompagnatori. fuori dal reparto inoltre lo spazio è poco, per forza di cose spesso i turni si accavallano e  si creano assembramenti all'interno di un ospedale dove transitano operatori sanitari e dove accompagnatori e over 80 fanno ingresso senza effettuare nessun test rapido. Anche le sedie non bastano a far accomodare tutti gli over 80. Nessun igienizzante, la penna per compilare i moduli passa da mano a mano senza nessuna sanificazione. È chiaro che il 2 piano dell'ospedale appare totalmente inadeguato ad ospitare il centro vaccinale. Va considerato anche l'elevato numero di utenti che al momento, in assenza di altri centri vaccinali attivati in provincia,   si recano in via palazzi anche da città limitrofi. Inoltre il portale della regione continua a segnalare via Pizarro come centro vaccinale per gli over 80 e non dà la possibilità di scegliere la modalità a domicilio. C'è chi sarà costretto a rinunciare alla dose, come una coppia di ultra 90enni: entrambi sono impossibilitati ad uscire da casa, e a  due giorni dalla prenotazione non hanno  ricevuto nessuna informazione. Assembramenti si creano anch', in via falcone,   all'esterno dell'ex mattatoio che da lunedì ospita le vaccinazioni ai docenti under 55. Li  3 operatori si occupano della registrazione e  soltanto un medico  della somministrazione. L'ASP potrebbe pensare ad una forma drive in all'ex terminal bus di contrada Brucazzi, o ancora ingaggiare nuovo personale per le inoculazioni o per gestire eventuali emergenze legate ad effetti collaterali per somministrazioni effettuate lontano dall'ospedale. Anche oggi abbiamo contattato la direzione generale, senza risposta. Insomma la campagna vaccinale è iniziata a pieno regime, ma di questo passo la provincia di Caltanissetta, aldilà delle dosi consegnate dalle case farmaceutiche rischia di rimanere indietro, come ha denunciato il deputato forzista Michele Mancuso.

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