ANESTESISTA IN PENSIONE DENUNCIA LE CRITICITÀ DELLA SANITÀ NISSENA E FA UN APPELLO A SCHIFANI
Cronaca
ANESTESISTA IN PENSIONE DENUNCIA LE CRITICITÀ DELLA SANITÀ NISSENA E FA UN APPELLO A SCHIFANI
l'assenza di un anestesista rianimatore all'ospedale suor Cecilia Basarocco di Niscemi come in altre realtà nissene non è da imputare unicamente alla carenza di questa figura...
l'assenza di un anestesista rianimatore all'ospedale suor Cecilia Basarocco di Niscemi come in altre realtà nissene non è da imputare unicamente alla carenza di questa figura professionale al livello nazionale, dirigenti e managers devono assumersi le proprie responsabilità" questa è la provocazione lanciata dall'anestesista rianimatore ormai in pensione Aurelio Incarbone. Già specialista in anestesia e dirigente con esperienza trentennale tra le corsie degli ospedali di Caltanissetta, Niscemi, Butera, Gela e Caltagirone, Incarbone non utilizza mezzi termini esponendo le diverse criticità anche gravi che caratterizzano il nosocomio niscemese diretto oggi dal dottore Alfonso Cirrone Cipolla e puntando i riflettori su un presidio sanitario in cui a suo dire si starebbe cercando di celare le carenze organiche e di servizi con abbellimenti estetici e interventi superficiali. Un pronto soccorso senza anestesista è una grave mancanza e l'effettiva gestione dell'ospedale "Basarocco" lascerebbe parecchio a desiderare in tanti aspetti che si manifestano poi con un'offerta sanitaria carente a discapito dei cittadini, come in un recente caso riportato sempre dal dottore Incarbone che ha visto protagonista una giovane niscemese rimasta coinvolta in un grave incidente in scooter. La ragazza è stata soccorsa dal 118 con medico a bordo, che ignorando il locale ospedale "Basarocco" ha preferito trasferire la paziente direttamente al "Vittorio Emanuele" di Gela, consapevole della mancanza dell'anestesista rianimatore a Niscemi. "Solo per miracolo non si è verificata la tragedia" afferma Incarbone. Il medico da anni ormai cerca di portare sotto gli occhi dei politici le gravi condizioni della sanità niscemese e nissena. Proprio la scorsa estate ha avviato un'azione a tutela della sanità del comprensorio a sud di competenza dell'Asp di Caltanissetta rivolgendosi all'ex presidente della regione Nello Musumeci ma non solo. Negli anni, infatti, Incarbone ha allargato la sua richiesta d'aiuto a giornalisti, politici, ministri e assessori, oggi allora a Governo fatto l'ex anestesista ai nostri microfoni tenta di ravvivare per l'ennesima volta il suo appello decennale. di Stefano Blanco
l'assenza di un anestesista rianimatore all'ospedale suor Cecilia Basarocco di Niscemi come in altre realtà nissene non è da imputare unicamente alla carenza di questa figura professionale al livello nazionale, dirigenti e managers devono assumersi le proprie responsabilità" questa è la provocazione lanciata dall'anestesista rianimatore ormai in pensione Aurelio Incarbone. Già specialista in anestesia e dirigente con esperienza trentennale tra le corsie degli ospedali di Caltanissetta, Niscemi, Butera, Gela e Caltagirone, Incarbone non utilizza mezzi termini esponendo le diverse criticità anche gravi che caratterizzano il nosocomio niscemese diretto oggi dal dottore Alfonso Cirrone Cipolla e puntando i riflettori su un presidio sanitario in cui a suo dire si starebbe cercando di celare le carenze organiche e di servizi con abbellimenti estetici e interventi superficiali. Un pronto soccorso senza anestesista è una grave mancanza e l'effettiva gestione dell'ospedale "Basarocco" lascerebbe parecchio a desiderare in tanti aspetti che si manifestano poi con un'offerta sanitaria carente a discapito dei cittadini, come in un recente caso riportato sempre dal dottore Incarbone che ha visto protagonista una giovane niscemese rimasta coinvolta in un grave incidente in scooter. La ragazza è stata soccorsa dal 118 con medico a bordo, che ignorando il locale ospedale "Basarocco" ha preferito trasferire la paziente direttamente al "Vittorio Emanuele" di Gela, consapevole della mancanza dell'anestesista rianimatore a Niscemi. "Solo per miracolo non si è verificata la tragedia" afferma Incarbone. Il medico da anni ormai cerca di portare sotto gli occhi dei politici le gravi condizioni della sanità niscemese e nissena. Proprio la scorsa estate ha avviato un'azione a tutela della sanità del comprensorio a sud di competenza dell'Asp di Caltanissetta rivolgendosi all'ex presidente della regione Nello Musumeci ma non solo. Negli anni, infatti, Incarbone ha allargato la sua richiesta d'aiuto a giornalisti, politici, ministri e assessori, oggi allora a Governo fatto l'ex anestesista ai nostri microfoni tenta di ravvivare per l'ennesima volta il suo appello decennale. di Stefano Blanco