Gela, residenti di "Modernopoli" contro l’antenna telefonica installata in zona: partita la battaglia per il "no"
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Gela, residenti di "Modernopoli" contro l’antenna telefonica installata in zona: partita la battaglia per il "no"
E' stata installata in via Cassibile, su un terreno privato, ma i residenti non erano stati avvisati
Paura e rabbia per i residenti di via Cassibile e del quartiere "Modernopoli" dove ieri è stata installata un'antenna telefonica. Del montaggio, eseguito con velocità record, nessuno sapeva niente. Cosi è scattata l'indignazione legata sopratutto alle preoccupazioni per possibili danni alla salute causati dalle radiazioni. "Siamo in un centro abitato, comi si fa ad autorizzare una cosa del genere? - si chiedono - Sappiamo che ne saranno installate altre 2. Che li montino in zone di campagne - tuonano - lontano dalle abitazioni. Il comitato di quartiere ha avviato una battaglia per lo smantellamento - annunciano - come è accaduto in altri centri siciliani". I residenti del quartiere non escludono altre azioni eclatanti e anche di tipo legale. Richiamano ad altri casi in cui apparecchiature simili, grazie al no corale dei cittadini, sono state spostate in zone di campagna. Chiedono un monitoraggio costante, notizie scientifiche certe e anche l'intervento del sindaco, garante della tutela dei suoi concittadini. "Vigileremo sulle autorizzazioni e sugli studi di incidenza".
Paura e rabbia per i residenti di via Cassibile e del quartiere "Modernopoli" dove ieri è stata installata un'antenna telefonica. Del montaggio, eseguito con velocità record, nessuno sapeva niente. Cosi è scattata l'indignazione legata sopratutto alle preoccupazioni per possibili danni alla salute causati dalle radiazioni. "Siamo in un centro abitato, comi si fa ad autorizzare una cosa del genere? - si chiedono - Sappiamo che ne saranno installate altre 2. Che li montino in zone di campagne - tuonano - lontano dalle abitazioni. Il comitato di quartiere ha avviato una battaglia per lo smantellamento - annunciano - come è accaduto in altri centri siciliani".
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I residenti del quartiere non escludono altre azioni eclatanti e anche di tipo legale. Richiamano ad altri casi in cui apparecchiature simili, grazie al no corale dei cittadini, sono state spostate in zone di campagna. Chiedono un monitoraggio costante, notizie scientifiche certe e anche l'intervento del sindaco, garante della tutela dei suoi concittadini. "Vigileremo sulle autorizzazioni e sugli studi di incidenza".