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APPELLO A MATTARELLA PER RISTABILIRE LA DEMOCRAZIA E FAR VALERE IL REFERENDUM E LA SCELTA DEI CITTADINI

Politica

APPELLO A MATTARELLA PER RISTABILIRE LA DEMOCRAZIA E FAR VALERE IL REFERENDUM E LA SCELTA DEI CITTADINI

Nel 2014 i comuni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina e Licodia Eubea decisero di aderire al libero consorzio di Catania, poi diventato Città metropolitana di Catania. Un apparente cam...

Stefano Blanco

14 Luglio 2021 09:18

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Nel 2014 i comuni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina e Licodia Eubea decisero di aderire al libero consorzio di Catania, poi diventato Città metropolitana di Catania. Un apparente cambio di denominazione che tra tante altre controversie ha complicato l'iter burocratico, oggi impantanato. È da sette anni infatti che i membri del comitato per lo sviluppo dell'area gelese lottano a denti stretti per ottenere ciò che la volontà popolare insieme al consiglio comunale ha espresso. Ora, stanchi dell'immobilismo regionale, hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In un lungo documento che cita anche l'amore che Salvatore Aldisio per la città di Gela, hanno elencato tutte le controversie di un iter praticamente congelato.Sono passati sette anni dal referendum e nulla è cambiato. Era il 13 luglio del 2014 infatti quando il 98,8 dei gelesi scelse di aderire al libero consorzio di Catania. Oltretutto secondo il comitato pare ci sia una sorta di ostruzionismo legislativo portato avanti Dall'Ars che in Sicilia si trascina dal commissariamento delle province. È per questo che i membri del comitato si sono rivolti a Mattarella, convinti che il mancato rispetto della volontà popolare ha creato un buco del sistema democratico lungo sette anni.di Stefano Blancohttps://youtu.be/2mYkDJSMJcg

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