Cronaca
ARRIVA IL VIA LIBERA DEL PREFETTO PERCHÉ LA CITTÀ SIA PRONTA AD ACCOGLIERE LE FAMIGLIE UCRAINE
Anche Gela in queste settimane ha fatto sentire la propria vicinanza alla popolazione Ucraina. Fiaccolate, raccolte viveri, associazioni come la Pro-Civis che si sono recate in prima persona...
Anche Gela in queste settimane ha fatto sentire la propria vicinanza alla popolazione Ucraina. Fiaccolate, raccolte viveri, associazioni come la Pro-Civis che si sono recate in prima persona nei confini delle zone del conflitto per dare il loro sostegno. Ma uno dei fenomeni che sta prendendo piede in questi giorni qui a Gela e che dimostra l'incredibile senso di responsabilità che caratterizza i cittadini gelesi è l'immediata disponibilità messa in campo da molti subito pronti ad ospitare i cittadini più deboli in fuga dalla guerra. La chiesa Sant'Agostino, per esempio, retta da don lino di dio ospiterà ben due famiglie ucraine, la Pro-Civis ha fatto sapere come siano arrivate decine e decine di mail e chiamate ai loro uffici di cittadini che vogliono rendersi utili e anche e soprattutto il Comune di Gela dopo il via libera della prefettura di Caltanissetta ha deciso di avviare una ricognizione porta a porta coinvolgendo anche i sindaci dei comuni limitrofi per capire se ci siano famiglie, singoli cittadini e associazioni disponibili ad accogliere temporaneamente persone o nuclei familiari provenienti dall'Ucraina. Nonostante quest'ondata di solidarietà, in questi giorni si è parlato molto di rimborso spese per chi accoglie ma anche del rovescio della medaglia di questa fuga sfrenata, che sta seminando il seme del pregiudizio in chi vorrebbe ospitare. Bene va specificato che l'accoglienza in questo caso è da intendersi per emergenza umanitaria, non sarà previsto un rimborso ma si tratta semplicemente di un gesto di amore verso il prossimo.di Stefano Blanco