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"ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE" IN SCENA ALLA CORTE DELL’ISTITUTO ARDIZZONE GIOENI DI CATANIA

Cronaca

"ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE" IN SCENA ALLA CORTE DELL’ISTITUTO ARDIZZONE GIOENI DI CATANIA

LA MAGIA DEL TEATRO: COME IL PASSATO SEMBRA SPESSO PRESENTE"Assassinio nella Cattedrale", regia di Guglielmo Ferro e prodotto dal Teatro ABC, ha debuttato a Catania, in scena dal...

Jessica Montemagno

07 Settembre 2022 20:30

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LA MAGIA DEL TEATRO: COME IL PASSATO SEMBRA SPESSO PRESENTE"Assassinio nella Cattedrale", regia di Guglielmo Ferro e prodotto dal Teatro ABC, ha debuttato a Catania, in scena dal 02 al 05 Agosto, presso il Chiostro dell'Istituto Ardizzone di Catania. Tre serate all'insegna della tragedia, dove il potere temporale si scontra con quello spirituale.La tragediaAssassinio nella Cattedrale, dramma poetico e teatrale dell'autore inglese Thomas Stearns Eliot, racconta dell'omicidio di Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, accusato di tradimento per il suo disappunto con il Re Enrico II, a cui non si piega, difendendo i propri convincimenti e valori di fronte ad un sistema che gli impone di rinunciare a tutto ciò in cui crede. A rendere l'opera ancora più suggestiva un palcoscenico d'eccezione: la corte dell'Istituto Ardizzone Gioeni, che con la sua maestosità richiama proprio linee e nicchie di una cattedrale tanto mastodontica quanto lugubre. Una scena ancora più incantevole ed immersa nel tempo del dramma grazie ai costumi di scena, ma soprattutto al gioco di luci, studiato ad arte, che incorniciano le scene e le espressioni più toccanti..      Il CastIl cast vede tra i protagonisti Marinella Bargilli e Moni Ovadia - quest'ultimo nel ruolo dell'arcivescovo di Canterbury -  è formato da attori noti allo scenario catanese e regionale come Agostino Zumbo, Alice Ferlito (già conosciuta dai nostri telespettatori), Viola Lucio, Rosario Minardi, Pietro Barbaro e ancora Giampaolo Romania, Giovanni Arezzo, Plinio Milazzo e Giuseppe Parisi.  Ottima l'interpretazione da parte dei singoli interpreti, nonostante il linguaggio articolato rispetto al nostro tempo. Lo spettacolo alterna scene di crudele esasperazione ad altre di veemente preoccupazione e si chiude con un epilogo inatteso: i tre tetri cavalieri che hanno appena ucciso Becket si rivolgono al pubblico e  "giustificano" il proprio operato, quasi a voler convincere se stessi ed i presenti che quell'assassinio era da considerarsi "buono e giusto", rappresentando motivazioni e toni che raggiungono la platea al di là del tempo, sino a potersi considerare aderenti ai giorni nostri. Chiuso il sipario a Catania, Assassinio nella Cattedrale aprirà il 75° ciclo di spettacoli Classici dal 22 al 24 settembre al Teatro Olimpico di Vicenza.di Jessica Montemagno

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