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ATTI FINANZIARI OSTACOLANO LA "NUOVA GIUNTA" MENTRE C’È’ CHI DICE NO A DISSESTO E CHI PROPONE UN’ALTERNATIVA

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ATTI FINANZIARI OSTACOLANO LA "NUOVA GIUNTA" MENTRE C’È’ CHI DICE NO A DISSESTO E CHI PROPONE UN’ALTERNATIVA

Tutto passa dagli atti finanziari, anche l'eventuale composizione della nuova squadra di governo. Vicino al Sindaco, dopo il no di "Una Buona Idea", sono rimasti i civici di Un'A...

Graziano Amato

17 Dicembre 2022 14:13

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Tutto passa dagli atti finanziari, anche l'eventuale composizione della nuova squadra di governo. Vicino al Sindaco, dopo il no di "Una Buona Idea", sono rimasti i civici di Un'Altra Gela, l'Udc, l'indipendente Luigi Di Dio e l'MPA. Componenti politiche che potrebbero formare la nuova giunta se non fosse che su Palazzo di Città pende una pericolosa spada di Damocle. Per questo i pro Greco hanno chiesto ancora tempo. C'è la necessità di avere notizie certe sui prossimi passi da compiere in materia finanziaria. Certo è che non avrebbe molto senso formare una giunta se si andasse verso la dichiarazione di dissesto finanziario. Un atto deliberato dal Consiglio Comunale che comporterebbe comunque la fine dell'Amministrazione per fare spazio ad un organo straordinario di liquidazione. Le conseguenze di questa scelta sono molto negative per il futuro di un ente locale tra limiti di natura economica e aumenti, ad esempio, delle aliquote e delle tariffe comunali, per non parlare di quello che rischiano gli amministratori ritenuti responsabili nei cinque anni precedenti. Per questo tutti gli esperti indicano il dissesto come la soluzione finale a cui ricorrere. Prima scendono in campo altri strumenti come il piano di riequilibrio che è sicuramente meno gravoso, caratterizzato dalla possibilità di prosecuzione dell'attività degli amministratori e dalla facoltà di scegliere quali azioni percorrere per risanare la situazione. Sono soprattutto i civici di "Una Buona Idea" ad essere convinti che il dissesto non sia una soluzione da percorrere. Il sindaco, ad oggi affiancato anche da consulenti ed esperti finanziari, dovrà trovare una sintesi. L'ipotesi del riequilibrio finanziario consentirebbe al sindaco di staccare il biglietto degli ultimi 18 mesi di amministrazione. Per "Una Buona Idea" non ci sono ripensamenti. Greco non avrebbe dovuto dare ascolto alla Nuova Democrazia Cristiana complicando un periodo di crisi già difficile da gestire. C'è chi nel frattempo resta a guardare e costruire un'alternativa. È il caso di Italia Viva, ormai fuori dalla giunta da mesi. In fondo 18 mesi non sono cosi lunghi e nessuna ipotesi ad oggi è scartata, anche le eventuali dimissioni di Lucio Greco.di Graziano Amato

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