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Gela, baby bullo insegue un 17enne per aggredirlo e rapinarlo: la vittima fugge e lancia un appello

Cronaca

Gela, baby bullo insegue un 17enne per aggredirlo e rapinarlo: la vittima fugge e lancia un appello

E' successo nel fine settimana nel quartiere Carrubbazza

Graziano Amato

07 Agosto 2023 10:12

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La micro criminalità e il bullismo non vanno in ferie, neanche ad agosto. Era da poco passata la mezzanotte, venerdì, quando un diciassettenne ha rischiato di essere aggredito e, probabilmente, rapinato. Il giovane aveva da poco lasciato il suo gruppo di amici in centro storico per tornare a casa a piedi quando, nei pressi di via Generale Cascino, un coetaneo ha iniziato a seguirlo in sella al suo monopattino con area sospetta e minacciosa. L'inseguimento a distanza ravvicinata si è protratto per quasi tutto il tragitto, nel quartiere Carrubbazza, e l'adolescente, terrorizzato, ha anche tentato di chiedere aiuto ai genitori al telefono fino a quando il giovane in monopattino ha approfittato di un momento di esitazione della vittima per estrarre un oggetto contundente.

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È in quel frangente che il diciassettenne ha capito che avrebbe dovuto chiedere veemente aiuto. Così, ha deciso di avvicinarsi ad un gruppo di persone che per caso si trovavano in via Niscemi, cercando rifugio. Solo a quel punto il bullo ha riposto quella che sembrava una lama per sgattaiolare in sella al suo due ruote. La vittima di quello che poteva essere un episodio di sangue è convinta che si sia trattato di una tentata rapina. Il giovane, infatti, aveva trascorso la serata con un gruppo di amici per brindare a un compleanno allo scoccare della mezzanotte. Il bulletto era stato già avvistato nella zona e probabilmente si è accorto di un passaggio di soldi. Per questo avrebbe deciso di seguire il diciassettenne con il probabile intento di sottrargli il contante che aveva addosso. La storia fortunatamente è a lieto fine, ma poteva andare molto peggio. Solo tanta paura per il giovane che vuole ringraziare particolarmente il gruppo di persone che ha incontrato in via Niscemi.

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È un appello accorato quello che lancia al baby bullo. "Per me è già perdonato - spiega - ma per il bene suo che degli altri gli consiglierei di smettere di compiere azioni del genere perché è sbagliato sia a livello morale che sociale, visto che  si tratta di atteggiamenti che nuociono alla società. Accade sistematicamente - conclude - e sono azioni che mostrano una bruttissima immagine di Gela e dei giovani gelesi ". La violenza, sia verbale che fisica, è un fenomeno che si ripresenta puntuale e che, a oggi, non sono riusciti a fermare né le agenzie educative né le forze dell'ordine.

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