Ballottaggio a Gela, scoppia il "caso Franzone": "Non abbiamo barattato la libertà per un assessorato"
Politica
Ballottaggio a Gela, scoppia il "caso Franzone": "Non abbiamo barattato la libertà per un assessorato"
Attacchi e veleni per gli apparentamenti
"Ieri, dopo l’annuncio del nostro sostegno alla coalizione guidata da Di Stefano, siamo stati soggetti di dichiarazioni non veritiere: “Franzone ha perso la sua credibilità” , “ha barattato la sua libertà per un assessorato” e così via. Ebbene Franzone non ha perso nulla, men che meno ha barattato qualcosa, semplicemente, è stato invitato al dialogo da entrambi i candidati sindaco che andranno al ballottaggio". E' quanto afferma Franzone in una nota inviata agli organi di stampa. "Ad entrambi sono stati esposti gli unici tre punti che il gruppo Franzone ha portato nella discussione, ovvero i temi portanti della campagna elettorale: Adesione alla Città Metropolitana di Catania, Servizi Sanitari-ospedalieri, Acqua. L’assessorato non è stato chiesto a nessuno dei due, sono stati entrambi a sostenere che per condurre i nostri punti occorreva la nostra presenza all’interno della Giunta. La nostra credibilità è salda perché continuiamo, con coerenza, a combattere per temi che da 20 anni hanno contraddistinto le nostre battaglie. Lo faremo ancora, eventualmente, anche all’interno delle istituzioni. Non abbiamo mai avuto ambizioni di cariche politiche, le avremmo potute ottenere prima e le abbiamo sempre rifiutate. Abbiamo deciso di dialogare con i due candidati al ballottaggio con l’obiettivo di dare rappresentanza ai 3000 elettori che attraverso il voto dell’8 e 9 giugno hanno dato fiducia alle nostre battaglie. Abbiamo scelto Di Stefano perché, a differenza della Cosentino, ha presentato maggiori garanzie rispetto alla possibilità di dare concretezza proprio a quelle battaglie che gli elettori ci hanno chiesto con forza di portare avanti. Avremmo perso la libertà e la credibilità andando con la Cosentino, in cambio di una carica istituzionale, rinunciando a uno dei nostri punti: l’adesione alla Città Metropolitana di Catania. E forse l’obiettivo era proprio quello, inglobare il nostro gruppo per poi annullarci. La nostra credibilità e la nostra libertà sono rappresentate dal patto fiduciario che ci lega ai nostri elettori e sostenitori. Forse, la credibilità, l’ha persa chi in questi anni ha accettato incarichi provenienti da ogni dove dimenticando quel rapporto fiduciario con i cittadini che da sempre, invece, caratterizza la nostra storia.
"Ieri, dopo l'annuncio del nostro sostegno alla coalizione guidata da Di Stefano, siamo stati soggetti di dichiarazioni non veritiere: "Franzone ha perso la sua credibilità" , "ha barattato la sua libertà per un assessorato" e così via. Ebbene Franzone non ha perso nulla, men che meno ha barattato qualcosa, semplicemente, è stato invitato al dialogo da entrambi i candidati sindaco che andranno al ballottaggio". E' quanto afferma Franzone in una nota inviata agli organi di stampa. "Ad entrambi sono stati esposti gli unici tre punti che il gruppo Franzone ha portato nella discussione, ovvero i temi portanti della campagna elettorale: Adesione alla Città Metropolitana di Catania, Servizi Sanitari-ospedalieri, Acqua.
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L'assessorato non è stato chiesto a nessuno dei due, sono stati entrambi a sostenere che per condurre i nostri punti occorreva la nostra presenza all'interno della Giunta. La nostra credibilità è salda perché continuiamo, con coerenza, a combattere per temi che da 20 anni hanno contraddistinto le nostre battaglie. Lo faremo ancora, eventualmente, anche all'interno delle istituzioni. Non abbiamo mai avuto ambizioni di cariche politiche, le avremmo potute ottenere prima e le abbiamo sempre rifiutate. Abbiamo deciso di dialogare con i due candidati al ballottaggio con l'obiettivo di dare rappresentanza ai 3000 elettori che attraverso il voto dell'8 e 9 giugno hanno dato fiducia alle nostre battaglie.
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Abbiamo scelto Di Stefano perché, a differenza della Cosentino, ha presentato maggiori garanzie rispetto alla possibilità di dare concretezza proprio a quelle battaglie che gli elettori ci hanno chiesto con forza di portare avanti. Avremmo perso la libertà e la credibilità andando con la Cosentino, in cambio di una carica istituzionale, rinunciando a uno dei nostri punti: l'adesione alla Città Metropolitana di Catania. E forse l'obiettivo era proprio quello, inglobare il nostro gruppo per poi annullarci. La nostra credibilità e la nostra libertà sono rappresentate dal patto fiduciario che ci lega ai nostri elettori e sostenitori. Forse, la credibilità, l'ha persa chi in questi anni ha accettato incarichi provenienti da ogni dove dimenticando quel rapporto fiduciario con i cittadini che da sempre, invece, caratterizza la nostra storia.