Basta con le udienze fino a sera, altra serrata dei penalisti di Caltanissetta
Cronaca
Basta con le udienze fino a sera, altra serrata dei penalisti di Caltanissetta
Si bloccano i processi
Nuova serrata degli avvocati. Altra settimana di astensione dalle udienze penali. Andrà avanti fino a venerdì 21 giugno segnando, di fatto, un blocco dei processi. Il tema è lo stesso che sta determinando, già da gennaio a singhiozzo, lo stop alle udienze penali, eccezion fatta per quei procedimenti con detenuti. Il tema del dissenso è sempre lo stesso, ossia il protrarsi, fino a tarda ora, dei processi. Che, non di rado, si celebrano anche in ore serali. Così da mettere in ginocchio l’attività dei penalisti, impossibilitati a ricevere clienti e a soffermarsi sullo studio dei processi. Questa la questione posta sul tappeto dalla camera penale «Michelangelo Salerno» presieduta dall’avvocato Sergio Iacona. E in tal senso è stato rimarcato come «questa situazione appare decisamente in contrasto con le esigenze degli avvocati che necessitano di disporre delle ore pomeridiane per le attività altrettanto tipiche della professione quanto quella di udienza, ossia ricevimento della clientela e adeguato studio delle cause per individuare le migliori strategie difensive». E già la stessa camera penale, senza mai sollevare polemiche, ha già sottolineato «non in senso critico si è segnalato questo aspetto, avendo già sottolineato come siamo testimoni dell’enorme impegno profuso da alcuni giudici, ma quale espressione del timore che l’abnegazione quasi eroica degli stessi possa soddisfare criteri quantitativi ma non qualitativi». Un concetto meglio esplicato dall’osservazione che «un giudice che ascolta un’arringa difensiva nelle ore serali, dopo una lunga e faticosa giornata lavorativa piena di delicati processi, non fornisce le adeguate rassicurazioni in termini di attenzione». Sullo sfondo v’è anche una carenza di organico su cui, nel recente passato, ha posto l’accento anche il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca. Ma all’orizzonte qualche spiraglio di luce s’intravede. «Stiamo dialogando, abbiamo ricevuto disponibilità al confronto dai vertici giudiziari e nei prossimi avremo un incontro per redigere un protocollo che regolamenti gli orari delle udienze». Per i penalisti non si dovrebbe andare oltre le cinque del pomeriggio. (Vincenzo Falci, Castello Incantato)
Nuova serrata degli avvocati. Altra settimana di astensione dalle udienze penali. Andrà avanti fino a venerdì 21 giugno segnando, di fatto, un blocco dei processi. Il tema è lo stesso che sta determinando, già da gennaio a singhiozzo, lo stop alle udienze penali, eccezion fatta per quei procedimenti con detenuti. Il tema del dissenso è sempre lo stesso, ossia il protrarsi, fino a tarda ora, dei processi. Che, non di rado, si celebrano anche in ore serali. Così da mettere in ginocchio l'attività dei penalisti, impossibilitati a ricevere clienti e a soffermarsi sullo studio dei processi.
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Questa la questione posta sul tappeto dalla camera penale «Michelangelo Salerno» presieduta dall'avvocato Sergio Iacona. E in tal senso è stato rimarcato come «questa situazione appare decisamente in contrasto con le esigenze degli avvocati che necessitano di disporre delle ore pomeridiane per le attività altrettanto tipiche della professione quanto quella di udienza, ossia ricevimento della clientela e adeguato studio delle cause per individuare le migliori strategie difensive». E già la stessa camera penale, senza mai sollevare polemiche, ha già sottolineato «non in senso critico si è segnalato questo aspetto, avendo già sottolineato come siamo testimoni dell'enorme impegno profuso da alcuni giudici, ma quale espressione del timore che l'abnegazione quasi eroica degli stessi possa soddisfare criteri quantitativi ma non qualitativi».
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Un concetto meglio esplicato dall'osservazione che «un giudice che ascolta un'arringa difensiva nelle ore serali, dopo una lunga e faticosa giornata lavorativa piena di delicati processi, non fornisce le adeguate rassicurazioni in termini di attenzione». Sullo sfondo v'è anche una carenza di organico su cui, nel recente passato, ha posto l'accento anche il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca. Ma all'orizzonte qualche spiraglio di luce s'intravede. «Stiamo dialogando, abbiamo ricevuto disponibilità al confronto dai vertici giudiziari e nei prossimi avremo un incontro per redigere un protocollo che regolamenti gli orari delle udienze». Per i penalisti non si dovrebbe andare oltre le cinque del pomeriggio. (Vincenzo Falci, Castello Incantato)